lunedì, luglio 21, 2008

Censura per la pubblicità Tim

Diverse parlamentari si sono scagliate contro l'ultima pubblicità TIM, dove una donna rimasta incinta, non sapendo chi sia il padre, scrive a 50 ragazzi dicendo "Aspettiamo un bambino". Il motivo dell'indignazione è che questo spot diffonde un'immagine mortificante e superficiale della maternità, oltre a diffondere un messaggio tendente a sostenere costumi sessuali promiscui e irresponsabili.

Ora, non è la prima pubblicità un provocatoria, graffiante e ironica che vediamo, e non sarà l'ultima secondo me. Basta uno spot per inculcare il messaggio di superficialità su una maternità? Serve vedere in televisione queste cose per farsi venire strane "idee promiscue"? Non penso che siano queste le pubblicità pericolose. Perché invece non si cominciano a togliere le pubblicità che creano miti pericolosi? Vedi il mito della velocità, osannato da alcune pubblicità di automobili. Per non parlare chi fa pubblità ingannevoli, ce ne sono tante. Non le posso citare perché altrimenti rischierei una denuncia per calunnia, ma ce ne sono.

Invece sembra più comodo e facile attaccare questi spot che sono ironici, ma da qui a dare realmente messaggi negativi ne passa. Ah dimenticavo, intanto mentre lo spot della Tim verrà ritirato, in tv alle 21 i bambini possono vedere una donna vestita di soli specchi nei punti "tattici". Spettacolo "molto educativo" per loro.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Che bigottismo mamma mia.... ci pensano la notte le nostre signore parlamentari a queste cose? certo cos si che difendono la dignità delle donne e della famiglia... bah!
a quando il ministero per la censura? :-)

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