lunedì, dicembre 01, 2008

In che anno viviamo

A volte mi chiedo se stiamo vivendo nell'anno 2008 o nel medioevo. A volte credo nella seconda opzione, leggendo che oggi succedono certe notizie che oggi non dovrebbero più esistere ed invece se non sono all'ordine del giorno poco ci manca.

Prima leggo di una coppia che arriva a vendere il figlio perché non può mantenerlo. Sono riusciti a venderlo su ebay per 10 mila Euro ad un'altra coppia. Senza parole.

Poi poco dopo leggo che in alcuni paesini della Basilicata, si offre un incentivo per avere un figlio, per aumentare la demografia di questi paesini. Fin qui niente di male, se non fosse che si è obbligati a chiamare il figlio Rachele o Benito. Ottimo, si sfrutta il fatto che la gente è povera, comprando il loro volere. Vuoi che ti sovvenzioni il figlio? Lo devi chiamare come lo dico io.

A proposito di compra vendite, un uomo ha comprato una donna in Mozanbico, l'ha portata a Milano e ne ha abusato per 8 mesi. Quando lei è scappata, l'uomo ha anche denunciato la scomparsa, come fosse un cane o un'auto.

Sono tutti fatti così assurdi, che non riesco nemmeno a commentare. Cos'è il progresso? Avere un cellulare all'avanguardia? Vivere in una società dove hai tutte le cose che vuoi? Per me il progresso è innanzitutto progredire mentalmente. Ho l'impressione che la società sta regredendo di testa, manca solo di vedere l'uomo che gira con la clava trascinando la donna per i capelli, o vendendo una persona come schiavo, oppure ancora sfruttare la povertà altrui per propri fini.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

ma guarda io non ho parole ogni giorno ne se sentono di tutti i colori, ma che fine faremo? super tecnologici ma super trogloditi: stiamo perdendo di vista il verso senso della vita secondo me

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