giovedì, novembre 26, 2009

Gioco educativo o diseducativo?

E' nato come messaggio contro la violenza sulle donne. Leggo dal corriere di un gioco il cui scopo è picchiare la propria ragazza, per far vedere di essere un vero gangsta. Solo che alla fine arriva il messaggio che dovrebbe far riflettere, cioé che non è da duri colpirla e che hai perso il gioco nel momento in cui l'hai colpita la prima volta.

A volte le persone vanno colpite nel vivo, però forse il messaggio rischia di non essere colpito. Purtroppo penso che chi è già sensibile al problema e chi già da solo sa che non ci si deve azzardare ad alzare le mani, capirà ulteriormente il messaggio.

I violenti, quelli veri, magari lo useranno come allenamento, ridendoci sopra. Purtroppo non è con un giochino in flash che si smuoverà la coscienza di questi individui.

Ad essere sincero, non so nemmeno cosa servirebbe per smuoverli, ci sono persone che conoscono solo la legge della violenza come soluzione a tutto. Questo vale sia contro la propria ragazza, ma anche in coda nei confronti di un altro automobilista, o contro una persona che ci sta provocando.

Se posso dire la mia sui violenti, chi non sa rispondere con le parole ma deve ricorrere alle mani, è il vero debole, perché non sa rispondere a parole. I potenziali violenti li puoi fermare quando sono giovani, da adulti temo che il prurito alle mani rimarranno sempre.

2 commenti:

pdm on 26/11/09, 09:53 ha detto...

Ho visto un servizio in tv a riguardo. Sono combattuto sull'argomento... non mi sembra proprio un'idea geniale. Speriamo possa funzionare in qualche modo...

on 26/11/09, 22:41 ha detto...

non mi piace questa cosa

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