giovedì, dicembre 24, 2009

Colpa della neve? No della disorganizzazione

Avrete di sicuro sentito parlare dei disagi per la neve, specie quelli a Milano, dove la notte scorsa è saltata la corrente a causa del peso del ghiaccio posatosi sui fili.

Colpa della neve e del ghiaccio? Trenitalia non poteva di certo fare scudo per fermare la neve, né possiamo avere le tecnologie e tutti i manuntentori che hanno in Svezia, lì nevica per mesi di fila, un costo simile in Italia non è giustificabile. Ma..

Ma non è che con questo si possono giustificare tutti i disagi. Ragazzi, non parlo dell'ora di ritardo, ma di chi ha passato la notte su un intercity diurno o su un regionale, chi è stato fatto scendere ed accomodare alla meglio in stazione. Questo non è giustificabile, non bastano due coperte o il pur pronto intervento della protezione civile.

Questi disagi andavano gestiti prima che accadessero, invece si è improvvisato al momento con i soccorsi, facendo andare tutto finché si può e poi quando si blocca si vede che fare. Si devono prevedere dei modelli da applicare in caso di emergenza, che siano chiari e precisi. Esempio, si blocca il treno? Il personale già sa che deve fare certe operazioni e prevedere dei soccorsi ben studiati.

Nel qual caso, invece che lasciare la gente nei treni e nelle stazioni, dovevano mandare pullman a recuperare più persone possibili, oppure se non è possibile, mandare le persone negli alberghi. Costa? D'altra parte non è che si possono lasciare le persone all'addiaccio.

Quindi, visto quanto accaduto, secondo me non è più colpa della neve ma della poca organizzazione. Quindi ora che scattino i rimborsi, altro che scuse della neve.

Poi volendo sarebbe da capire sulla Milano Bologna quante scaldiglie ci sono sugli scambi dei binari, se si poteva fare qualcosa per proteggere i fili della catenaria dal peso della neve. Ma non voglio fare accuse sull'infrastruttura, che per quella neve che cade da noi può andare bene. Io nutro più dubbi sull'organizzazione dei soccorsi.

Tra l'altro, dulcis in fundo, ho letto che a Milano la sala d'attesa era chiusa e c'era aperta solo quella del Frecciarossa. Chiudere la sala d'attesa d'inverno mi pare poco azzeccato. Voglio sperare che non siano stati fiscali in questi giorni per chi si presentava al club Eurostar, altrimenti sarebbe una brutta caduta di stile.

Edit. Moretti ieri ha detto che sui disagi ne discuteranno, quindi si apre uno spiraglio su questo aspetto. Vedremo nei prossimi giorni.

2 commenti:

marco ha detto...

condivido tutto quello che hai scritto...il problema dei rimborsi non è trenitalia ma è una normativa europea che dice così e tramite il governo si sta chiedendo una deroga all'ue

Paòlo on 24/12/09, 09:38 ha detto...

Mi pare incredibile che una normativa vieti ad una società di rimborsare gli utenti, comunque ieri sera, ad onor di cronaca, Moretti ha detto che discuterà appunto dei rimborsi.

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