venerdì, novembre 26, 2010

La fontana



C'era una volta una fontana, che forniva acqua a tutta una città. Buttava litri e litri d'acqua, veniva usata per abbeverarsi, per lavare, insomma per tutti gli usi che si possono fare con l'acqua. L'acqua arriva alla fontana tramite un tubo, collegato al ruscello.

Un giorno successe che da un tubo fu fatta una diramazione verso una casa privata. I cittadini non capivano, perché quella persona poteva avere una diramazione della fontana direttamente in casa sua? Ma così non verrà utilizzata troppa acqua del ruscello? Insomma, tutti i cittadini si fermarono a dialogare su questa novità che ha lasciato spiazzato tutti.

Difatti, dopo alcuni giorni, l'acqua del ruscello diminuì, la fontana ora stava prendendo molta più acqua. Il rischio che il ruscello alla lunga si proscugasse era davvero concerto. "Si deve fare qualcosa", disse il "Capo" della città, che così prese una decisione.

Al mattino, la massaia portando i panni a lavare alla fontana, si accorse che il flusso verso la fontana è diminuito. Ma perché? Cos'è successo? Chiese ad un  anziano, appena arrivato per abbeverarsi. Subito si formò uno stuolo di persone che parlottò su questa novità. Uno di loro prese un giornale sotto al braccio: è il quotidiano di riferimento di quella città, che fornisce tutte le notizie. Il signore mise gli occhiali e lesse questo titolo

Ruscello a rischio, tagli al flusso alla fontana

I commenti non mancarono. "E' colpa di quella diramazione del tubo". "Ma di chi è?". "Bhé, anche lui ora avrà il taglio". Invece no, il taglio lui non lo subì perché il rubinetto stava dopo la diramazione, quindi lui accedeva a tutta l'acqua proveniente dal ruscello. Difatti il problema del ruscello si ripropose e la stampa locale cominciò a teorizzare di un nuovo taglio. Ma la gente comincia a non starci più.

Molti cominciarono a chiedere spiegazioni ufficiali su quel tubo aggiuntivo che ha in un certo senso rotto l'equilibrio, ma non arrivò alcuna risposta se non solite scuse tipo "Non è un piccolo tubo a fare la differenza", "Il problema siete voi che consumate troppo" o altre frasi tipiche per depistare il tutto. Un signore, panettiere, un giorno organizzò una manifestazione e mostrò alla gente foto con il rubinetto del misfatto, quello che ha fatto diminuire il flusso alla fontana. Ebbene la gente sgranò gli occhi nel notare come il tubo aggiuntivo fosse stato messo prima del rubinetto. E' un'ingiustizia tuonò la folla, domani vedrai che casino verrà fuori.

Ma il giorno dopo il giornale locale cacciò ben altro titolo.

Pane avariato, panettiere sotto accusa

La città si spaccò in due, c'erano persone che sostenevano che il panettiere è un poco di buono, sicuramente sarà stata un falso la foto del rubinetto mostrata, vai a fidarti di chi ti vuol vendere il pane avariato. Ma c'era anche chi lo difendeva, sostenendo che fosse solo un modo per incastrarlo. L'ambiente si cominciò a surriscaldare tra le due fazioni, al punto che la polizia dovette dividere le parti. In tutto questo clima di marasma, il problema del ruscello continuava a peggiorare, è come se quella casa privata, approfittando della distrazione di tutti, cominciò a pompare più acqua ancora. E così, mentre la gente era ancora distratta dallo scandalo del pane, si decise di diminuire ancor di più il flusso d'acqua verso la fontana.

Il giorno dopo si ritrovò la città ad osservare davanti alla fontana, gli effetti dell'ennesimo taglio. Come laverò i miei panni, chiese una massaia, con così poca acqua. Mi ci vorrà il triplo del tempo a riempire le bottiglie, commentò un altro. In tutto ciò però, anche se con un problema comune, la città ormai era divisa. Qualcuno addirittura cominciava a difendere la scelta, accusando a destra e a manca. "Tu per i panni usi troppa acqua", "Ma va, sei tu che per lavarti usi 20 litri d'acqua e tanto puzzi più di prima". Il quotidiano, ormai palesemente schierato col capo della città pubblicò un ipotetico studio sui consumi esagerati di certe persone, ovviamente senza citare i consumi della casa privata, che continuava ad attingere col suo tubo a se stante come nulla fosse.

Quando le persone arrivano al limite cominciano a perdere la calma, così un gruppo di ragazzi, fortemente decisi a voler sistemare le cose, cercarono si accedere al rubinetto, ma trovarono la polizia, finora tranquilla, in assetto antisommossa, che respinse senza troppi complimenti i giovani. Il solito quotidiano scrisse un articolo al vetriolo contro i manifestanti

Attacco alla fontana da parte di giovani, il loro è stato un atto violento e sconsiderato. In fin dei conti il capo della città ha tagliato l'acqua per salvare il ruscello e questo è il ringraziamento. La prossima volta la polizia manganelli più forte, se lo meritano.

La fine della storia per ora non ce l'ho, portate pazienza perché mi serve ancora l'ispirazione - se così la posso chiamare - per scoprire come proseguirà la storia e se la città riavrà la sua acqua. Ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale. La foto è puramente figurativa, non c'è riferimento alcuno al luogo della foto.

Foto di Wolfango, Flickr.

5 commenti:

Jas21 on 26/11/10, 10:52 ha detto...

La "storia della fontana" è la storia di ogni storia, acqua, luce,telefono.... e quella del panettiere idem.....Mi piacciono le storie a lieto fine... ma l'ispirazione è tua.
Buona giornata

Paòlo on 26/11/10, 11:05 ha detto...

Anche a me piacciono a lieto fine, ma qua purtroppo non vedo lieti finali, però sono sempre speranzoso che un giorno possa avere l'ispirazione per un finale da "vissero felici e contenti".

on 26/11/10, 12:55 ha detto...

magari fosse a lieto fine questa storia...ma la vedo dura...
cmq bella storia, fa riflettere...

Anonimo ha detto...

Noo! voglio sapere come finisce...! :) Scherzi a parte, la tua storia è molto... illustrativa. Le analogie dovrebbero far riflettere su come vanno le cose di solito, più che mai in questo paese, quando si tratta di opinione pubblica, ma temo che pochi capirebbero. In fondo è più facile fidarsi ciecamente dell'autorità, meno responasabilità e meno sofferenze. Bellissimo racconto, mi raccomando non lasciare i tuoi lettori a bocca asciutta!
ps. ho letto anche il post precedente ma lo commento qua così fai prima. Si, in effetti Sarah è da considerarsi ufficialmente vittima dei media. Non cìè rispetto nè x lei nè x la famiglia. Se organizzi qcosa come ho letto fammi sapere, io ci sto!(tutto tranne maratone di beneficienza -_-) Ciao!!

Paòlo on 26/11/10, 16:05 ha detto...

Cavolo non pensavo di suscitare tutto questo interesse per il finale :-D

X l'altra questione, devo preparare un testo piuttosto formale, anzi ogni aiuto è ben accetto :-D

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