giovedì, marzo 31, 2011

Ecco perché non voglio il nucleare in Italia

Guardate questo video delle Iene. Rendetevi conto che se già ora le cose non sono fatte bene, con quelle "quattro" scorie ereditate dagli anni 60, figuriamoci dopo che il nucleare torna in Italia. Ci saranno tanti altri siti così.

Come si fa a fare un sito nuclere lì vicino ad un aeroporto? Come si fa a non stare attenti alle fuoriuscite di materiale radioattivo?

Assurdo che il solare non sia più finanziato come è assurdo voler finanziare delle centrali che rischiano di diventare pericolose. Ricordatevi questa data: 12 giugno, andiamo tutti a votare sì per abolire questo scempio nucleare, abbiamo già le nostre menate, ci manca pure buttarci anche in quest'altra assurdità.

Tessere ATM contentino elettorale

Ormai gli effetti funambolici e i colpi bassi della campagna elettorale non si risparmiano. Adesso l'ultima trovata è stata inviare la tessera RicaricaMI dell'ATM ai milanesi di alcune zone, con tanto di lettera mielosa del comune.

Nel mondo ideale una simile idea sarebbe stata condannata fermamente e forse saltava qualche testa. Considerate che a volte i politici all'estero si dimettono già solo se ricevono una multa - per dire -. Si parla di bilanci a rischio, che non ci sono soldi per prolungare la metro a Vimercate o Paullo, piuttosto che prolungare le varie tranvie e poi ci si lascia andare a questa regaleria?

Ringrazio di non  essere in una delle zone interessate, altrimenti la tessera l'avrei chiusa in un cassetto, se i milanesi si rendono conto di come i soldi sono sperperati, dovrebbero in segno di protesta rispedirla indietro, dicendo "Al posto di fare questi cadeux pre elezioni, usate i soldi durante l'anno per il bene comune." Capisco che alla fine la spesa non è alta quanto il costo di una metro, ma è una questione di principio contro lo spreco di denaro pubblico.

E questa l'appunto alle miramboliche iniziative preelettorali.

mercoledì, marzo 30, 2011

Tra una canzone ed un blog

Chi legge il doremifan sa che mercoledì è giorno di hit parade, quindi questa è la serata dedicata ad ascoltare nuovi pezzi, mentre scrivo e leggo altri blog. Che sono quelle facce? Non avete ancora letto il doremi fan? Filate subito, o meglio quasi, subito dopo aver letto questo pezzo. Va che vi interrogo, ocio.

Comunque dicevo? Apro sempre troppe parentesi e poi mi perdo, ah sì. Scrivere il post della hit parade è un momento rilassante, nessuna camomilla o thé può far lo stesso effetto. In questo post potrete vedere una specie di dietro le quinte, cosa combino quando scrivo.

Intanto, mentre ascolto i pezzi, sbircio anche gli altri post, dei miei amici, qua la lista dei blog che seguo aumenta ed io devo stare assolutamente al passo. Ooh, nuovo post del buon Enzo, leggiamo un po'. Cazz Enzo, non fare il mio errore, non fare un blog pensando troppo a cosa piace agli altri. Ammetto che ogni tanto butto roba, però perché io produco troppa roba, sono come gli Oasis che fanno così tante canzoni belle che poi molte le devono mettere nei B sides. Ma non ti abbattere e pensa a ripartire cambiando atteggiamento, scrivi quel che ti pare, poi chi ti ama ti segue, agli altri tanti saluti e via.

Ooh nuovo post di Parto da Milano: io ultimamente ho poco modo di partire, ma leggere di viaggi mi piace, pensando "Prima o poi parto pure io". Ops, vado a mangiare, proseguo dopo.

Voi pensate che faccia il pirla, ma davvero sono stato a mangiare e dopo mezzoretta riprendo. Dicevo, nuovo post di PDM, si parla di una cittadina tra Germania e Belgio, segnalata da un altro blogger. Mi fai rosicare a vedere ste foto, tutti tu li becchi questi bei posti poco rinomati ihihihih.

Eliotropo mi segnala un interessante post sulla centrale di Fukushima: emerge che non c'è alcun filtro sulle valvole dei reattori, che quando hanno sbuffato, le particelle di Plutonio sono andate in giro. Se in Giappone fanno ste cappelle, come possiamo sperare che in Italia saranno più attenti dei giapponesi?

Ultimo post, prima di concludere la scrittura e lettura di post è quello di Essere niente: mi segnala un post su Lampedusa. Io dico questo: i politici si scannano tra loro, alcuni li vorrebbero impallinare, a Lampedusa sono saturi, gli altri Stati fingono che il problema è solo nostro. Ma qualcuno ha capito che Lampedusa ci sono persone, esseri umani? O pensano che ci arrivano carichi di patate? Le famose patate della Libia e Tunisia. Va bene, questo post delirante è finito.

Corsa al voto

In questi giorni a Milano c'è un'iper attività mai vista. Cantieri improvvisamente ripresi a rotta di collo, spuntano ciclabili lasciate abbandonate. Pur di far vedere che le ciclabili ci sono, le hanno persino disegnate sul marciapiede, insomma tutte le inventano.

In tutto ciò hanno inaugurato in pompa magna la M2 e la M3, i cui lavori sono iniziati nel lontano 2003, che dovevano durare un paio d'anni ma sono durati giusto il triplo del tempo. Però, invece di fare un'inaugurazione silenziosa, col capo chino come avrebbe dovuto essere, tutti sul palco a fare i fighi.

Oltre a questo, vediamo tantissimi bei cartelli che dicono che stanno lavorando per noi. Oh bella, fino a ieri per chi lavoravano? Per Batman - ecco mi scappa la battuta -? Lo dico sempre, ci vorrebbe una campagna elettorale all'anno - se non addirittura ogni sei mesi -.

martedì, marzo 29, 2011

Fingersi terremotata per soldi

Quanto ho letto è sconcertante, un altro tentativo della televisione di manipolare le menti degli italiani che prendono per oro colato quanto detto dalla pizza parlante - ormai non è più una scatola -. A Forum una donna abruzzese si è spacciata per terremotata di L'Aquila, dicendo che la ricostruzione è stata perfetta. Non bastano le ferite aperte per le persone e  i beni persi, gli aquilani devono sopportare anche questo. La loro forza d'animo è messa a dura prova da queste chiacchiere.


La protagonista della recita ha ammesso candidamente di aver intascato 300 Euro e non comprende come mai gli aquilani si arrabbiano: A La repubblica ha detto "Ma che vogliono questi aquilani? Ma lo sanno tutti che è una trasmissione finta." Già, da oggi ancor più finta di prima, peccato che i polli ci cascano e comunque non puoi valutare cosa sia finto e cosa no. Oltretutto voglio vedere a parti invertite, se la signora avrebbe dato una risposta così "filosofica". Va bene che ti pagano, ma con quale coraggio ti permetti di additare coloro che stanno in albergo che lo fanno per mangiare gratis. Vuole fare a cambio? Lei cede la sua casetta e va in albergo a spese dello Stato, vediamo se si diverte. Insomma cerchi di comprendere la rabbia degli aquilani, presi in giro da questa pagliacciata, che si aggiunge ad una lunga lista.

E che dire di Rita dalla Chiesa? Lei dice che non sapeva che loro fossero finti cittadini aquilani e ha ricordato quanto forum ha fatto per L'Aquila. Ebbé, questo non dà il diritto di trasmettere simili cose senza verificarle, non venga a dire che non sa che ci sono degli attori pagati con copione. I copioni non li legge? Invito Rita Dalla Chiesa ad andare a L'Aquila e vedere con i suoi occhi, così da rendersi conto.

Io so che qualcuno dei miei lettori dirà "Non guardiamo più la TV, non perdiamo tempo". Ma volenti o meno è un mezzo di informazione, tenerla spenta fingendo che non esiste non è il modo per fermarla, perché in troppi ancora la guardano. Meglio guardarla, informarsi e scrivere sui nostri blog "Questo è vero, questo è falso".

lunedì, marzo 28, 2011

Come i milanesi vedono il resto d'Italia



Il miglior modo per sbugiardare i luoghi comuni, è canzonarli e prendere il tutto sotto un aspetto ironico. Allora ecco cosa qua a Milano ho sentito dire degli abitanti delle città al di fuori di Milano. Ocio, non voglio fare il superiore, così tra i vari pregiudizi, troverete qualche pregiudizio avuto in passato dal sottoscritto, che magari mi scappa di battuta. Oh, nessuno è perfetto, io sto capendo che il pregiudizio ci divide ma la battuta in passato mi è scappata e magari mi scappa ancora, ma almeno ora mi scappa senza cattiveria in allegria. E allora, via di luoghi comuni :-D

Torinesi: vivono in una città triste, grigia e quindi anche loro stessi sono un po' tristi.
Resto del Piemonte, peggio ancora. Vivono in una città più piccola di Torino, vedono Torino come l'america mentre loro vivono in una cittadina, con poco da fare. E quindi sono ancor più tristi. Però a parte questo, non si imputano particolari vizi o difetti.

Valdostani: mm non si dice nulla di che, qualcuno dice che sono dei "francesi erranti". Per lo più la Val D'Aosta è vista come meta per sciare.

Bergamaschi. Grandi muratori, potrebbero essere i reali costruttori di piramidi e quant'altro. Però magari sono un po' chiusi e quando vai in casa in affitto, ti chiedono di quei prezzi da sbiancare. Bevono vino come spugne.
Bresciani. Grandi lavoratori, lavorano lavorano e lavorano. Pensano solo a lavorare, persino il milanese tipico dice "Cazzo lavorano troppo, esistono altre cose oltre al lavoro".

Veneti. Anche quelli, lavorano e lavorano ancora. Fascisti,razzisti e gran beoni anche loro. Sono un po' tutto loro, se li senti, il mondo lo hanno costruito loro.

Trentini, si dice poco, più che altro il Trentino lo si conosce per le mele e lo sci. Bolzanesi e sud tirolesi. Per i milanesi, i sud tirolesi potrebbero separarsi anche domani dall'Italia, poi vediamo cosa combinano senza l'Italia. Sono chiamati anche crucchi.

Friulani. Mmm non si segnala nulla di che, né in positivo né in negativo.

Liguria, oltre alla classica battuta sulla tirchiezza, sono considerati il mare per le gitarelle brevi, il mare di serie B per quando non si ha voglia di andare in Romagna. Troppi sassi però, e a Genova non si capisce una mazza quando si gira in macchina, troppi vicoli, troppi sensi unici.

Emiliani. Anche qui c'è poco da dire, sono apprezzati per la cucina, a volte però qualcuno li confonde per romagnoli, cosa che penso li infastidisca non poco. Bologna è considerata la capitale del comunismo, gli abitanti sono tutti dei "rossi" e si salutano tra loro col termine Compagno. Romagna = mare, i romagnoli sono considerati tutti cordiali, persone disponibili e aperte.

Toscani. Tutti simpatici, anche se bestemmiatori e gran bevoni. A volte un po' volgari, ma anche molto accoglienti.

Marche, proseguo della Romagna, per il resto nulla di che da segnalare.

Romani, ahia preparatevi. Considerati caciaroni, con poca voglia di lavorare, la capitale non se la meritano perché la vera capitale è Milano, per il resto si fregano i soldi delle tasse d'Italia. Pensano solo a divertirsi e sono in perenne competizione con Milano su tutto. Il resto dei laziali non è considerato particolarmente, ma sotto Latina sono considerati Campani - vedi sotto -.

Napoletani. No davvero, lo devo scrivere? Mi vergogno a riportare certe cose. Sporcaccioni, maestri della furbizia, non lavorano manco per idea e pretendono che lo Stato li mantieni. Troppo chiassosi, anche troppo accoglienti. Il golfo col mare e Capri  sono però molto apprezzati Gli altri campani sono considerati delle specie di napoletani.

Abruzzesi. Erano considerati l'inizio del sud - lato adriatico -, una specie di Marche ma più a sud. Dopo il terremoto - purtroppo ci vogliono situazioni così drammatiche per cambiare opinione -, l'opinione è cambiata: sono apprezzati per il carattere forte e per la voglia di reazione.

Molise, boh, è visto come il proseguo dell'abruzzo, senza particolari segnalazioni.

Puglia, alé anche su questa ce n'è da dire. Quando si vuol dire di una persona che ha fatto una furbata, gli si dice "Sei un pugliese" o "Hai fatto una pugliesata".

Basilicata, dov'è la Basilicata? Ah sì lì in mezzo tra puglia, campania e calabria, me n'ero scordato. Penso che ci siamo spiegati.

Calabria. A volte sento gente dire cose tipo "Oh, ho conosciuto un tipo, brava persona, ma sai è onesto, non è uno di quello dell'Ndrangheta". Insomma, ci si meraviglia quando si conosce un calabrese onesto.

Sicilia, a parte l'accostamento più classico, gli si dà merito per l'attaccamento alla terra. Ecco, si dice siano troppo gelosi.

Sardi. Boh sono considerati Stato a parte, sono tutti bassi e parlano una lingua che solo loro comprendono. Panorami mozzafiato.

E il milanese come si autoconsidera? Dedito al lavoro, ma sa anche spendersi i soldi del lavoro. Come lui dà il meglio sul lavoro, tutti devono dare il meglio con lui. Se qualcosa non va, si protesta. Non è lui frettoloso e stressato, è il resto d'Italia troppo rilassato e lento. L'Italia ringrazi il cielo di avere come città Milano. Piccola osservazione, molti dei milanesi odierni sono figli di migranti, fanno i milanesi ma l'albero genealogico li frega. :-D Io stesso non sono nato da genitori prettamente milanesi - Avellino e Foggia -.

Capisco che ora odiate un po' più i milanesi, ma penso che allo stesso modo se ne dica di peste e corna sugli abitanti di Milano. Dicono che siamo chiusi, tristi e che a Milano non c'è mai il sole - 365 giorni di nebbia -. In più Milano è una città pericolosissima. E poi, chissà il romano come vede il napoletano o come il napoletano veda il bolzanese: insomma, siamo un po' tutti troppo pregiudiziosi, impariamo ad andare oltre il nostro naso e a conoscere veramente le persone.

sabato, marzo 26, 2011

Video della settimana - Balotelli e la casacca



A volte anche una cosa semplice come indossare una casacca, può diventare complesso.

venerdì, marzo 25, 2011

Quello che mi fa incazzare - prima puntata

A volte ci sono fatti stupidi che ti fanno arrabbiare. Tu sai che sono stupidate, cose da poco, ma per quanto tu ti sforzi, proprio ti vien da pensare cose tipo "Sta cosa non mi va giù", quella persona la prenderei a schiaffi e lo suonerei come una campana", "A quel tipo gli direi di quegli insulti da fallo diventare bianco latte". Ecc, ecc.

Allora facciamo così da oggi le incazzature più simpatiche o antipatiche, le esporrò anche voi, così vi passo lo scazzo e se ci scazziamo tutti, ottengo che mal comune è mezzo gaudio.

Inauguriamo questa ennesima improbabile rubrica con il genio del deturpamento muri pubblici, già decantato nella rubrica "Facce da natica" in A prova di Crash. A proposito, se non leggete quel blog, potreste finire nella prossima puntata di una delle mie rubriche :-D

Insomma, io proprio non mi raccapezzo, muro appena pulito da due giorni, sembrava che questa faccia da schiaffi non aspettasse altro per poter scrivere la sua tag, con in aggiunta una lunga riga, giusto per non lasciare un angolo pulito.

Cazz, ci sono le telecamere sotto Cimiano? Se no cosa aspetta l'ATM a metterle? Una volta un mio amico è stato richiamato perché fotografava la metro. O pirla, invece di richiamare lui, proteggi i muri della metro, le foto non macchiano, le bombolette sì. Ma questo è un vizio comune anche con le ferrovie. Ma questa è un'altra storia, protagonista della prossima puntata.

giovedì, marzo 24, 2011

Scrivere un post

Premessa, non so perché ogni tanto invento certi post, boh sarà il subconscio che esce a galla, sarà che quando penso troppo a cosa scrivere nel blog, escono fuori ste ideone. Questi sono i cosiddetti post da scrivere a getto, senza rileggerli, perché se li rileggo, poi dico "Che pirlate ho scritto; via, cancella tutto.

Questo era nato come un post in cui parlo dell'amicizia, ma ho fatto l'errore di attivare troppa ragione, così l'ho riletto e ho detto appunto "Che schifo, questo lo butto". Penso che un blogger pubblici solo metà di quel che pensa o che inizia a scrivere, ci sono vari filtri prima che un post arrivi in pubblicazione. Ovvio questo ragionamento vale solo quando penso a cosa scrivere, perché quando ho un argomento preciso, tutta la selezione salta.

Primo filtro, elaborare tra le varie idee quale possa interessare a me.
Secondo filtro, tra quelle selezionate, cercare di capire quali interessano anche agli altri, dato che è inutile scrivere solo per se stessi: a quel punto mi faccio un diario privato.
Terzo filtro, iniziare a scrivere e vediamo come esce fuori. Se dopo i primi capoversi non mi soddisfa, via si butta :-D Se è banale, se è troppo una scemata od anche - come nel caso del post dell'amicizia - se è troppo personale. Non è che ho problemi a parlare di alcune cose personali del mio carattere, ma non vorrei annoiare su cose mie, di cui potrebbe fregar poco.

Ed eccoci all'ultimo capoverso, se arrivo qua, vuol dire che ormai l'ho approvato e non mi resta che dargli due etichette in croce, mettere la data di pubblicazione e via, vai nell'etere. Buona lettura :-D

mercoledì, marzo 23, 2011

Quando una bestemmia conta più del disagio sociale



Leggo che qualche giorno fa a forum un cieco ha chiamato in causa un assessore regionale, chiedendogli 5 mila euro di rimborso perché non ha mantenuto le promesse di togliere le barriere architettoniche. L'argomento è interessante, la causa in sé è stata persa dal cieco dato che purtroppo la legge non consente di ricevere soldi in caso di mancate promesse. Altrimenti penso che a quest'ora i nostri politici suonerebbero sotto la metropolitana per tirare a campare.

Battute a parte, la trasmissione sembra proseguire regolarmente, quando un ragazzo del pubblico dice al cieco che quando un assessore bussa alla porta per chiedere il voto, si tende a chiedere cose per se stessi e non per gli altri; il cieco reagisce piuttosto furiosamente e scappa appunto la bestemmia. La discussione è stata subito sospesa, pubblicità e poi sentenza, per togliersi di mezzo la patata bollente.

Allora, io sono credente e mi infastidisco quando sento le bestemmie, soprattutto perché spesso sono dette gratuitamente. Ma mettendomi nei suoi panni, qua sarebbe scappata anche a me: di certo lui non chiedeva all'assessore una metropolitana sotto casa o qualche confort, ma il diritto sacrosanto di vedere abbattute delle barriere che rendono ancor più difficile la situazione per chi è senza uno dei sensi quale la vista.

Il problema è che adesso i giornali non parlano del problema in essere, il problema ora è la bestemmia in sé, chissenefrega se in Italia per i ciechi è una corsa ad ostacoli. Io non me la prendo con la Dalla Chiesa: penso che in Mediaset dopo le bestemmie al GF, adesso guai a pensare solo di dirla, si rischia la sospensione del programma e lei deve attenersi a quanto le dicono i capi.

Voi immaginate se avesse fatto finta di nulla, proseguendo la causa: il giorno dopo cardinali, vescovi e pure il Papa ad indignarsi. Invece così non si indigna nessuno, con buona pace del cieco.

Mi viene da citare un passo del Vangelo. Gesù al tempo se ne fregò che era sabato e lo guarì. Ecco immaginate la parabola ambientata ai giorni nostri: il cieco non chiede la vista, ma che siano tolte le barriere architettoniche, il sabato è la bestemmia. Purtroppo oggi Gesù non c'è, ma ci sono solo i farisei del XXI secolo che dicono alla TV "La bestemmia va punita". E così sia.

martedì, marzo 22, 2011

I drammi di un programmatore 3 - I profili di un informatico

Gli informatici sono tipi strani, forse è il lavoro che li porta ad essere così. Io classifico gli informatici in varie categorie che ora vi descriverò meglio. Qualcuno magari vi dirà "Ma io sono normale, non rientro in nessuna di queste categorie". Questo è parzialmente vero, nel senso che chi non si sente in nessuna delle categorie, è perché magari fa parte di un po' tutte queste tipologie.

Informatico ipertecnologico

Lavorare con Pc veloci e strumentazioni tecniche varie lo porta ad essere tecnologico anche nella vita. La lavatrice in casa è un modello da 1000 Euro con mini tv Lcd incorporato, che se le telefoni lei ti risponde ed inizia a lavare. Il frigorifero invece si connette ad internet per comprare la spesa. Se non sa cosa cucinare, il frigo dà anche dei suggerimenti. Al posto della TV ha una postazione multimediale con suono degno di un cinema e schermo dell'ultima generazione. Vive in una casa dove anche le tapparelle si controllano da sole. L'auto è una filiale della casa, con le stesse strumentazioni in versione da viaggio.

Informatico anti tecnologia

L'opposto del precedente profilo, è un tipo che dice "Mi basta vederla al lavoro la tecnologia". In casa ha i cari vecchi elettrodomestici che vanno così bene, se potesse terrebbe ancora la tv in bianco e nero, tanto manco la guarda, perché passa il tempo a leggere e ascoltare musica. Ha un cellulare giusto perché gliel'hanno regalato, ma lo usa pochissimo, gira con un'auto che sembra uscita dal museo della Fiat.

Informatico H24


Per lui fare l'informatico non è un lavoro, è una vocazione: lavora 12 ore al giorno e se ne va soddisfatto solo se ha fatto tutto quello che si è prefissato nella sua tabella oraria. Durante il tempo libero legge documentazioni tecniche prese da chissà dove, la sera ripensa a quel problema che non ha risolto, la mattina arriva con la soluzione. L'aspetto drammatico è che pretende che tutti siano come lui, altrimenti ti inquadra come fannullone. Sogna di diventare un giorno uno scrittore di libri informatici, magari con la sua foto in copertina. Ovviamente in foto non può che essere pallido, non vedendo mai la luce del sole.


Informatico ma io che centro con questo luogo

E' uno che cercando ogni tipo di lavoro, dal barman al muratore, ha trovato un posto da informatico. Solo dopo qualche tempo comincia a sentirsi un pesce fuor d'acqua. Tutti quei termini tecnici in inglese lo mandano in crisi, i colleghi gli parlano in linguaggio tecnico e lui si chiede "Perché io sono qui?". Non dura per molto, o si sveglia e impara o scapperà terrorizzato.

Informatico alternativo

Odia Windows, odia il software a pagamento. Usa solo programmi open source, modificandoli pure a suo piacimento. Non usa il mouse, è inutile, usa solo la tastiera. Usa pochissima interfaccia grafica, ove può si affida alle righe di comando. Se ti serve un software, lui ti dà dell'ignorante e te ne dà uno simile, ma che funziona meglio secondo lui. Spesso questo tipo di informatico corrisponde all'informatico H24, ma a volte tende a diventare un informatico anti tecnologia.

L'hacker

Parallelamente al suo lavoro, cerca di hackerare tutto. Per prima cosa prova a mettere un virus nella macchinetta del caffé per berlo gratis. Da anni studia un sistema per hackerare i bancomat - senza successo - e dà del pirla a chi paga un software. Dà altrettanto del pirla a chi dice di pagare la pay tv, mentre lui ha comprato da un sito cinese un complesso macchinario per vedere tutte le tv gratis: poco importa se è costata più questa attrezzatura dell'abbonamento in essere, è il principio che conta.

Ed io cosa sono per voi? Io sono un tecnologo mediamente, anche se per fortuna su alcune cose sono ancora abbastanza antitecnologo, non ho ancora un frigo così automatizzato :-D

lunedì, marzo 21, 2011

Libia, è guerra



C'era la Milano Sanremo di ciclismo, quando la diretta è stata interrotta per il tg3 edizione straordinaria. Sarkozy annuncia al mondo l'inizio dell'intervento in territorio libico. Il discorso penso abbia un valore storico, negli anni si parlerà molto di questo discorso che dà di fatto l'inizio ad un conflitto bellico contro il leader libico.

Molti cittadini di Bengasi, specie i ribelli alla notizia hanno festeggiato con colpi di clacson e fucili. E' ovvio che loro vedono nella coalizione un alleato importante, in una situazione in cui l'esercito di Gheddafi ormai si avviava a prendere possesso dell'ultima città ribelle.

E adesso? Molti ovviamente si oppongono al conflitto, ma allo stesso tempo disapprovano l'oppressione di Gheddafi. A parer mio non è con le buone parole che si farà ragionare il colonnello. 41 anni di dittatura, a parer mio andava fermato prima, i libici per anni hanno vissuto in un clima dittatoriale.

Certo, la guerra non è l'acqua di rose, abbiamo ancora negli occhi quanto successo in Iraq, soprattutto dopo la guerra stessa. Le conseguenze ancora non le possiamo prevedere, possiamo immaginare che se rovesceranno il regime, poi bisognerà agire senza cadere negli errori di Iraq e Afghanistan, creando un caos peggiore di quello che già c'era.

Alla fine non esistono attacchi buoni e cattivi: le bombe uccidono e la guerra distrugge, quel che posso augurarmi è che duri meno possibile e che poi i libici sappiano ricostruire un governo democratico per ripartire con un nuovo corso. Noi per ora non possiamo che fare gli spettatori.

sabato, marzo 19, 2011

Video della settimana - Epic fail



Lo sottotitolerei per molti di questi scatch, come farsi del male da soli, in modi assurdi. Niente feriti gravi, solo grosse risate ed epic fail.

venerdì, marzo 18, 2011

Certe liti fanno riflettere

Anche chi non segue il blog di Grillo sa che il comico genovese da tempo è alleato con Di Pietro, ma anche con l'ex magistrato De Magistris, che al tempo ha lodato per l'inchiesta contro Mastella. Ultimamente però c'è stata un grosso battibecco a distranza tra De Magistris e Grillo. Ma come, cos'è successo? Prima vi dico i motivi di facciata.

Grillo ha fatto delle accusa a De Magistris sul proprio blog, tra cui di essersi iscritto all'Italia dei valori dopo essere stato votato come europarlamentare da indipendente. Poi, sempre secondo Grillo, De Magistris avrebbe dovuto dare le dimissioni in quanto indagato: questo prevede il codice etico dell'Italia dei valori.

Ma come mai queste improvvise frecciate? Leggendo su giornalettismo ho scoperto che potrebbe esserci qualcosa sotto questo attacco. Pare che qualche tempo fa De Magistris abbia tolto alla società Casaleggio la gestione dei domini del sito di Antonio di Pietro e del sito dell'Italia dei valori: 800 mila euro in meno per questa società, mica spiccioli.

La società Casaleggio Associati è la stessa che cura il blog di Grillo e la distribuzione dei DVD degli spettacoli. Il  leader della società così potrebbe aver chiesto a Grillo questo attacco pubblico. Ovviamente questa è l'ipotesi di Giornalettismo, che a sua volta ha scritto la teoria de Il Giornale. Certo la cosa fila, poi magari qualcuno mi smentirà se non è così.

Cosa però mi fa riflettere? Che se anche certe persone che hanno acceso le piazze parlando di parlamento pulito, niente interessi economici, mi cadono nel vizietto dei soldi, mi cascano le braccia. Io per un periodo ho seguito Grillo, poi ho lasciato perdere più che altro perché a volte il comico genovese, che pur stimo per alcune cose, si è lasciato andare con alcuni argomenti senza verificarli scientificamente. Basti pensare alla palla per lavare al posto del detersivo, troppo esaltata senza che siano state fatte prove scientifiche sull'efficacia: Attivissimo al tempo fece delle prove che risultarono negative. Oppure osteggiare le linee ferroviarie ad alta velocità - in primis la Torino Lione -, non pensando che il treno è la miglior risorsa per toglier camion ed auto inquinanti dalle strade, rendendole anche più sicure. Quest'ultima cosa mi ricorda il tempo in cui spaccava i Pc con la mazza, perché li riteneva inutili, salvo cambiare idea - per fortuna -. Questi sono solo due esempi, i primi che mi vengono in mente.

Ecco spero che faccia un passo indietro anche sulla TAV ma soprattutto che non si faccia abbagliare da interessi economici anche lui.

giovedì, marzo 17, 2011

Fate sventolare il tricolore



Oggi è il 17 marzo, quale occasione per tirar fuori il tricolore, sì quella bandiera che avete tirato fuori l'estate scora per i mondiali e che avete mostrato con orgoglio quando Grosso ha segnato quel rigore. Tiratela fuori con orgoglio oggi quella bandiera. Voi direte "E ma questa Italia non mi piace." Ebbé, è sempre la nostra nazione, se non ci piace la miglioreremo insieme, ma intanto oggi mostrate al vento il tricolore.

Il tricolore ha tre bellissimi colori.

Verde come la nostra vegetazione, le nostre colline, i nostri boschi.Quel verde che dovremmo imparare a rispettare e che dovremmo difendere anche da chi lo vuole bruciare.
Bianco come il colore dalla pace, quella pace che forse dovremmo avere di più nei nostri cuori. Viviamo spesso in trincea, specie quando guidiamo o quando siamo al lavoro.
Rosso come la passione, perché noi italiani sappiamo amare e sappiamo appassionarci per le cose che ci fanno battere forte il cuore.

Tanti auguri Italia

mercoledì, marzo 16, 2011

Che fine ha fatto Napalm

Forse alcuni dei miei lettori sanno di chi parlo. Leggevo spesso di un blogger, Napalm, che scriveva il suo Diario di una vita. Qualche tempo fa il suo blog è scomparso, senza preavviso. Essendo lui una persona che nelle sue pagine esprimeva un grosso disagio e sicuramente non era una persona felice, quel blog di sicuro uno sfogo e forse l'occasione di ricevere qualche consiglio da molte persone.

Ora non so più nulla, il blog è sparito. Tra l'altro c'è un ultimo post pubblicato, ma poi rimosso, dove  parla di una crisi di nervi sempre più vicina. Poi dopo pochi giorni il blog sparisce. Qualcuno di voi ha notizia di questa persona? Io sono preoccupato, lui è sparito senza far sapere più nulla.

Se tu mi stai leggendo, lascia qua un commento per favore; ricorda che anche se non hai più il tuo blog, non ci siamo scordati di te.

martedì, marzo 15, 2011

Lettera di un italiano



 Sono nato e vivo in Italia, vorrei dire due cose sulla mia nazione, approfittando di questo clima da celebrazioni.

L'Italia è come una donna bellissima, impossibile non innamorarsene: ti abbaglia con i suoi panorami naturali mozzafiato, presenti per tutta la sua superficie. E' anche la terra che ospita moltissimi monumenti da rimanere a bocca aperta, tutti vengono ad ammirare i nostri monumenti.

Purtroppo è anche una ragazza che ti fa soffrire, quando senti di tante cose che non funzionano. Politica non sempre cristallina, sprechi, speculazioni. Chi come me ama questa terra rimane ferito ogni volta che vede il telegiornale o quando si scontra in prima persona con certe contraddizioni e con le piccole e grandi ingiustizie.

Ma come ogni persona innamorata, non mi arrendo a queste cose e se anche ogni tanto penso "Domani me ne vado, non ne posso più", ma questa terra mi fa battere il cuore e poi alla fine penso "Perché devo andare via io? Devono andarsere coloro che stanno facendo del male a questa terra".

Gli italiani non saranno stinchi di santi ma se vogliono sanno dare il meglio di loro stessi, perché ci sono persone dal grande cuore, che ci credono, che non usano la mano per schiacciare l'altro, ma la tendono per aiutare. Fra tanti esempi che potrei citare, voglio ricordare il terremoto di L'Aquila.

Allora una mano schiacciò L'Aquila come una mosca, pensando a costruire edifici a basso costo e ridendo di questa catastrofe. Ma ho visto anche mani che hanno aiutato a scavare tra le macerie, mani di persone tese ad aiutare chi ha perso tutto. Altre mani hanno inviato soldi per aiutare come potevano. Sono le mani degli italiani onesti che, a dispetto dei luoghi comuni, vivono nella nostra penisola. Oggi L'Aquila purtroppo è ancora una città da ricostruire perché al potere non ci sono le "mani giuste".

Allora, per il 150° anniversario dell'Italia dico: Italiano vero, tu che ti indigni ogni volta che vedi qualcosa che non va, ma poi ti fai tramortire dai programmi tv, SVEGLIATIIII. Usa la tua voce per esprimere la tua indignazione, ma non usare mai le tue mani per colpire. Le manifestazioni devono essere fatte di parole, cartelli e slogan, mai di mazzate. Basta piangersi addosso, la manna dal cielo non pioverà mai, se vogliamo un'Italia migliore, dobbiamo cominciare a migliorarla noi stessi.

Non ricordatevi del tricolore solo quando dovete tifare la nazionale e soprattutto basta con ste cazzate tipo "Quelli di quella regione non sono italiani", dividiamoci da questo o quello. Ed infine, dobbiamo tutti conoscere la storia della nostra Italia ed informarci sempre, mai accontentarci del sentito dire e del luogo comune.

lunedì, marzo 14, 2011

Giappone, che dire

Volevo preparare un bel post sul Giappone, i terremoti ormai mi toccano molto di più negli ultimi tempi, quindi quando ne sento uno, sobbalzo sempre. Però le immagini della catastrofe le avete viste tutti, cos'altro potrei aggiungere che non siano le solite banalità?

Ci sarebbe da dire sulle centrali esplose, in tanti ora si chiedono quanto possa essere una centrale nucleare in casi come questi. Ma non ho voglia di imbattermi in questo argomento, so già che qualcuno mi direbbe "In Italia i terremoti non sono così forti". Verissimo, anche se c'è da dire che in Italia le strutture non mi sembrano fatte bene come lì - certi palazzi hanno ballato ma non si sono minimanente crepati -. Tanto gli italiani che come me non vogliono il nucleare, sanno  che il 12 giugno possono respingere il nucleare - e se non lo sanno, lo imparino e vadano -.

Qualcuno la mena ancora col 2012, che pizza finiamola con ste ridicolezze. Ora si sente parlare più di terremoti rispetto ad un tempo? Certo, oggi col web le notizie girano più facilmente, i terremoti ci sono sempre stati.

Allora con questo post volevo soltanto esprimere la mia vicinanza al Giappone, con l'augurio che sappiano riprendersi presto da questo disastro.

sabato, marzo 12, 2011

Video della settimana - Parcheggiare in box stretto



Ecco come parcheggiare con un'auto larga 149 cm in un box di 155 cm. Un errore potrebbe essere fatale, ma lui ormai è abituato. Ma come scenderà dall'auto? Sorpresa :-D

venerdì, marzo 11, 2011

L'ennesima legge insulsa dell'Unione Europea



Per chi non ricordasse le passate performance dell'Unione Europea, legga di come voleva toccare la Nutella o di come abbia vietato pesce e formaggi o ancora come abbia consentito di produrre vino senza uva, cioccolato senza cacao. Per non parlare delle leggi sulla vivisezione.

Oggi arriva un'altra perla: dal 1° maggio un prodotto di tipo erboristico sarà considerato alla stregua di un farmaco chimico, quindi dovrà essere sperimentato. Poco importa se si tratta di farmaci in uso da parecchio tempo.Questa mi sa di trovata per far ingrassare ancor più le grosse case farmaceutiche. La notizia è meglio spiegata su Essere niente.

Invece di occuparsi di faccende più urgenti e gravi, l'Unione Europea pensa a queste boiate; sono sempre più deluso dall'UE.

Foto di easyrab, Flickr.

giovedì, marzo 10, 2011

Le ultime parole famose #3

Oggi ho tratto nuove frasi da wikiquote, nell'apposito post dedicato a certe improbabili dichiarazioni.

Il cinema è un'invenzione senza futuro. L'ha detto Lumière stesso, non credeva molto nella sua invenzione.

Il rock'n'roll morirà entro giugno. Bhé, non ha specificato l'anno, magari in un giugno - spero di un anno lontanissimo - morirà davvero.

Cartoni animati con un topo? Che idea orribile: terrorizzerà tutte le donne incinte. Louis B. Mayer non ha fiutato l'affare con Topolino, oltretutto perché proprio le donne incinte si devono spaventare?

Non potranno mai avere successo: usano la chitarra elettrica e tutte le band che la usano non hanno successo. (Direttore Artistico della Decca Records, dopo un provino ai Beatles). Ovvero, come sparare due boiate in una sola frase.

Non andrei mai ad allenare la Juventus. Qualche anno dopo. Non tornerò mai al Real, non mi piacciono mai le minestre riscaldate. Occhio che quando Fabio Capello dice di non andare mai in una squadra, forse ha già firmato un contratto con quella squadra.

Anche se dovesse andare in Serie C, io rimarrò alla Juve. Cannavaro poi seguì Capello al Real. Bhé è stato di parola, la Juve è andata in B, non in C.

Noi abbiamo impiegato 80 anni a battere l'Italia. E adesso tocca a voi aspettare 80 anni per batterci. L'ultima volta è stato nel '78 in Argentina e allora dovete avere pazienza fino al 2030 o 2040. Platini disse così alla vigilia della finale dei mondiali 2006 Italia Francia. Michel forse non aveva previsto la testata di Zidane e la traversa di Trezeguet.

mercoledì, marzo 09, 2011

La festa dell'ipocrisia

Tanti auguri a tutti gli ipocriti e a tutte le stupide - scusate ma è così - che si fanno abbindolare dagli ipocriti e da strateghi del marketing che oggi faranno soldi.

Finalmente è finita, ecco cosa penso della giornata di ieri.

Ieri mattina apro la bacheca di Facebook, era piena zeppa di mimose, fiori virtuali ed altre boiate varie. Poi finita questa giornata, torneranno i soliti link di Farmville o le solite battute volgari tipo "Oh bella figa", "va quella che troia". Allora: forse è meglio mettere meno fiori oggi e ricordarsi delle donne tutti i giorni, anche su Facebook.

Esco, vado al bar per il caffé mattutino e vedo un tipo che tiene la porta aperta 1 minuto, aspettando che una donna dall'altra parte del bar esca. Quanta cavalleria, tanto si sa che domani invece si tornerà alle solite persone che entrano spintonando per primi. Allora, meno eccesso di cavalleria oggi e più educazione tutti i giorni.

Accendo la radio, si parla di donne ovviamente: le donne esaltate che oggi si sentono regine, domani poi torneranno normali. Sento la radio che oggi parla di diritti, di ingiustizie, poi per 364 giorni se ne infischerà. Allora, bombardiamo meno oggi e dedichiamo ogni giorno uno spazio per i problemi seri. Invece, ci si limita ad argomenti tipo "E' più intelligente l'uomo o la donna?" e centinaia di messaggi per discutere su questo futile argomento.

Oggi ci sono donne che lavorano con le dimissioni in bianco firmate, nel caso che rimangono incinte. Ci sono donne che arrivano in Italia con la speranza di un lavoro e si ritrovano su un marciapiede. In certi Stati, resistono le mutilazioni genitali. Questi sono argomenti seri, di questo si deve parlare.

Donne, lasciate perdere i ristoranti e le discoteche, non vi serve una data, una scusa, per doverci andare. Uomini, non fate gli ipocriti che oggi spendete parole dolci e fate i gentili e domani tornate quelli di sempre.

martedì, marzo 08, 2011

Che schifo certe truffe

Al telegiornale ho sentito due truffe che davvero lasciano di stucco. La prima è quella di una famiglia che si è inventata la malattia della figlia per avere fondi. La seconda invece, più che una truffa, è un'invenzione di reato: una ragazza si è inventata uno stupro perché dopo un rapporto sessuale, il preservativo si è rotto e la genia ha pensato bene di inventarsi lo stupro per poter avere la pillola del giorno dopo ed altre profilassi che si forniscono alle vittime di stupro.

Sulla prima vicenda, che vi devo dire, è una truffa di cattivo gusto, perché poi chi ha davvero bisogno di aiuto non è creduto. Oltretutto si è simulata una malattia in barba ai bambini che davvero non possono avere un'infanzia felice a causa di vere malattie. Un atto infame a mio parere.

La seconda è proprio un genio negativo, non pensava che poi sarebbe scattata l'indagine. Eccerto, denunci uno stupro e non indagano? Anche qui, quante donne subiscono davvero una violenza carnale e questa si permette di scherzare su ste cose?

Già il mondo è difficile, ci mancano solo certi personaggi.

lunedì, marzo 07, 2011

Referendum importanti, segnatevi la data

Premessa, ovviamente i referendum devono essere incastrati in date assurde e soprattutto non insieme ad altre elezioni, già previste. C'era la possibilità di risparmiare parecchi soldi - facendo lo scrutatore, posso immaginare quanti soldi costi un'elezione -, e soprattutto di coinvolgere molte più persone, che già andranno a votare per le amministrative.

Ma forse, qualcuno non vuole che questi referendum siano più di tanto pubblicitati, ma tanto ci siamo noi blogger che daremo la giusta pubblicità. Il mio desiderio sarebbe far sì che si superi il quorum e che il referendum passi col sì o sia bocciato col no: non far passare i referendum con l'astensionismo mi pare un ulteriore spreco di soldi. 

Ma veniamo ai quesiti., che poi nelle settimane prossime spiegherò meglio. Primo quesito sarà il legittimo impedimento, il secondo riguarda la privatizzazione dell'acqua, il terzo invece riguarda l'introduzione del nucleare in Italia.

Come voterò io? Io non voglio influenzare nessuno, mi limito però a dare la mia opinione. Voterò sì al quesito sul legittimo impedimento: non ritengo che il presidente del consiglio o i ministri possano rinviare eventuali processi a causa dei loro impegni. Questo principio vale per qualunque carica: se si deve subire un processo, questo si deve svolgere senza ma e senza se, non ci devono essere dei rinvii a causa della propria professione.

Questione acqua. Lo sanno anche i sassi che se l'acqua sarà gestita da aziende private, i prezzi cominceranno a salire. L'acqua è un bene naturale, non ritengo fattibile lasciare in gestione questa risorsa ad un'azienza che potrebbe alzare i prezzi in modo vertiginoso.

Nucleare. mi chiedete pure cosa voterò?Per i motivi già espressi, ovviamente voterò sì.

Cari lettori blogger, cerchiamo di diffondere questa data

12 giugno

data in cui si voteranno questi referendum. Ormai so per esperienza che non si farà molto per pubblicizzarli in tv, a sto punto facciamo tam tam sul web. Per chi non lo sapesse, io ho sempre votato, anche quando ero contro i quesiti mi sono recato al seggio votando No, perché per principio sono contrario al fatto che un referendum non debba passare per una questione di quorum.

sabato, marzo 05, 2011

Video della settimana - Generazione m3rda



Simpatico video che prende un po' in giro le generazioni più giovani. Ringrazio Mò per avermelo segnalato.

venerdì, marzo 04, 2011

Nuovo phishing di poste

Ogni tanto arrivano mail delle poste dove chiedono di dare i dati per vari motivi. Di solito i messaggi sono scritti in un italiano ridicolo, oltretutto con quel che si sente, bisogna essere stupidi forti per cascarci.

A sto giro però le poste l'ha pensata meglio. Hanno preso una jpg ufficiale, con un concorso che esiste davvero: si tratta di Riparty con poste. Quindi l'italiano è perfetto, la forma sembra ufficiale. Se vai col mouse sopra la jpg, appare un testo - detto tooltiptext - che mostra l'indirizzo www.poste.it. Quindi tutto fa pensare che sia vero.

Io non ci sono cascato perché non ho la postepay :-D, ma comunque osservando la mail, mi sono accordo che il mittente è proveniente da un indirizzo @poste.it, ma è strano come indirizzo, dato che ha delle lettere. Di solito queste mail sono inviate da info, commerciale o mail di questo tipo, non da un indirizzo tipo AbH6gT. Poi se mettete il mouse sulla jpg e guardate la barra in basso, lì vedrete il vero indirizzo, che ovviamente non c'entra con le poste.

Aprendo il sito, ho visto che non era attivo, ma leggendo su questo blog , ho constatato che quando il sito andava chiedeva di mettere le ultime cifre della postepay. Le prime 6 le forniva il sito stesso, facendo credere di essere un sito autorevole, che già conosce parte della tua postepay. Peccato solo che le prime 6 cifre mediamente sono sempre uguali.

Tutto questo ve lo scrivo per dirvi di tenere sempre alta la guardia: man mano temo che i phishing diventeranno sempre più intelligenti. Basta che voi non accediate mai ad un sito dalla mail, ma ve lo apriate a mano digitando l'indirizzo. Nel dubbio comunque, non fornite MAI i vostri dati e la vostra carta di credito.

giovedì, marzo 03, 2011

I drammi di un programmatore 2 - le nostre colpe

 
Certo, anche noi programmatori abbiamo le nostre responsabilità: a volte spieghiamo le cose dando per scontati dei piccoli dettagli, che per gli altri non sono così scontati.

- Come si fa a fare quella cosa?
- Allora, dalla maschera X..
-Dov'è la maschera x?
- Massì è sempre lì, l'hai già aperta. Tu lì apri Edit poi.
-Ma dov'è Edit?
- Ce l'hai davanti agli occhi, te lo sto indicando. Non fare come lo stupido che quando indico la luna, tu guardi il dito.

Poi il tutto finisce in turpiloquio dove il programmatore si prende insulti e lui a sua volta dà dell'ignorante spacciato al suo interlocutore.

Chiedo venia a riguardo, anche se una giustificazione a tutto questo c'è. A volte io do spiegazioni semplici ma a questo punto succede questo

-Come si fa a fare quella cosa? 
- Dunque, vai col mouse in altro a sinistra e attiva la schermata X.
-Sì dai, lo so come si apre, mi hai preso per ignorante?

A questo punto io rimango piuttosto spiazzato. Come devo fare per aiutare le persone? Oltretutto a volte a fronte di un problema, io parto sempre dalle domande stupide, stile se il monitor non va, chiedo di verificare le spine. Non è perché ritengo l'interlocutore stupido, vi posso garantire che anche con i problemi miei, parto dalle soluzioni più stupide. Sapete quante volte quella maledetta spina si stacca da sola, perché magari passando la polvere si è mossa? Oppure sapete quante volte anche io faccio errori da pirla? Insomma gli errori capitano a tutti, non arrabbiatevi quindi se prima parto con le domande stupide e poi passo a quelle più complesse.

Foto di codepo8, Flickr.

mercoledì, marzo 02, 2011

Libia, come finirà

E' inizato come commento ad un topic del blog Essere niente e adesso vorrei esporre la mia sulla Libia. Debbo ammettere, sono piuttosto pessimista ed è strano per un ottimista come me.

I libici all'improvviso si ribellano ed alcune fazioni dell'esercito danno una mano alla popolazione. Ma è davvero un'iniziativa nata dalla popolazione? Io temo che qualcuno stia spalleggiando questa rivolta, forse Al Qaeda, che ha interesse a impossessarsi dei pozzi di petrolio e di gas presenti nel Paese libico? Di certo le dichiarazioni dell'organizzazione, che condannano il leader libico, devono già dar da pensare.

Adesso pare che anche la Gran Bretagna sia pronta ad intervenire, Obama non fa dichiarazioni ma penso che i suoi conti se li stia facendo. Se intervengono loro, cosa succederebbe? Potrebbe nascere una guerra su tre fronti, con GB e USA che attaccano gli uomini di Gheddafi e la popolazione che attacca Gheddafi, ma contrasta anche gli Usa e la GB. Alla fine rischiamo di ritrovarci un altro Iraq, con truppe USA, GB e - perché no - anche i soliti italiani, che sono in Libia per ipotetiche missioni di pace - e di controllo dei pozzi - e la popolazione aizzata a fare attentati da Al Qaeda.

Che macello, io non so come finisce, ma comunque vada, temo che la popolazione sia a forte rischio. Potessi, domani farei sparire questi carburanti, ormai ne siamo schiavi e mietono troppe vittime. Solare forever, unica vera energia pulita.

martedì, marzo 01, 2011

Nuovo banner



Per i 150 anni d'Italia Paòloblog pubblica un banner dedicato. Non sarà il più originale, ma a me basta far intendere che questo blog festeggerà i 150 anni d'Italia.

Viaggio su Arenaways


Finalmente sabato ho potuto provare il servizio ferroviario di Arenaways, da Torino a Milano. Avevo già sentito chi ci ha viaggiato ed è rimasto colpito. Provando di persona il servizio, posso dire di essere stato colpito molto anche io.

Il treno, annunciato in leggero ritardo, è invece arrivato puntualissimo. Sono salito a bordo senza dovermi preoccupare di fare il biglietto: lo posso fare a bordo o alle macchinette automatiche, o addirittura al passaggio dei controllori, tra l'altro gentilissimi. Le carrozze del treno sono silenziose, spaziose e luminose; i sedili sono molto comodi e hanno un tavolino per poggiare i vari oggetti - compreso il portatile -. C'è anche la presa elettrica, così da poter alimentare il portatile o il cellulare, ad esempio.

Se avete fame, la carrozza bar offre torte, snack salati, acqua caffé, insomma di tutto, a prezzi modici oltretutto. Il servizio è cortese. I bagni sono puliti: mi ha colpito il copritavoletta che si cambia da solo, così da averlo sempre pulito senza doverselo cambiare da sé. Altre due "finezze" sono i copritesta usa e getta che si possono prendere da sé, il copri ombrelli per non bagnarsi e non bagnare il treno e, chicca delle chicche, persino il lucida scarpe, tipo quelli presenti negli alberghi.

Il confort in buona sostanza è maggiore persino del tanto decantato Frecciarossa, ma fa un servizio regionale. Questo secondo me è il servizio ideale che dovrebbe avere un treno. Il mio grosso rammarico è che uno stupido cavillo impedisca all'Arenaways di fare il percorso ad anello, con le fermate intermedie.

Saprete forse già che Arenaways non può effettuare fermate intermedie, in quanto la regione al tempo stipulò con Trenitalia un contratto in esclusiva: Arenaways potrebbe togliere passeggeri a Trenitalia. Ebbé viene da dire a me? Ritengo contro il libero mercato impedire ad Arenaways di fare concorrenza a Trenitalia. Tra l'altro mi chiedo come mai, in una situazione analoga accaduta alle Obb Sbb sulla tratta Verona Brennero - gli eurocity per la germania -, la provincia di Bolzano si sia subito espressa contro questo provvedimento - fino ad ottenere che le Obb e le Sbb mantenessero le fermate intermedie fino alla sentenza di un giudice -, mentre il Piemonte abbia fatto orecchie da mercante.

Io tifo che Arenaways possa riavere le fermate intermedie, perché il loro servizio è, oso dire, da pascià, quello che il viaggiatore meriterebbe. Ah dimenticavo, nonostante il prezzo di 17 Euro - più caro del regionale Trenitalia -, ci sono promozioni che permettono di viaggiare su AW ad un prezzo di 10 Euro. Oltretutto i prezzi degli abbonamenti mi sembrano interessanti, considerando il livello del servizio.  

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