martedì, marzo 15, 2011

Lettera di un italiano



 Sono nato e vivo in Italia, vorrei dire due cose sulla mia nazione, approfittando di questo clima da celebrazioni.

L'Italia è come una donna bellissima, impossibile non innamorarsene: ti abbaglia con i suoi panorami naturali mozzafiato, presenti per tutta la sua superficie. E' anche la terra che ospita moltissimi monumenti da rimanere a bocca aperta, tutti vengono ad ammirare i nostri monumenti.

Purtroppo è anche una ragazza che ti fa soffrire, quando senti di tante cose che non funzionano. Politica non sempre cristallina, sprechi, speculazioni. Chi come me ama questa terra rimane ferito ogni volta che vede il telegiornale o quando si scontra in prima persona con certe contraddizioni e con le piccole e grandi ingiustizie.

Ma come ogni persona innamorata, non mi arrendo a queste cose e se anche ogni tanto penso "Domani me ne vado, non ne posso più", ma questa terra mi fa battere il cuore e poi alla fine penso "Perché devo andare via io? Devono andarsere coloro che stanno facendo del male a questa terra".

Gli italiani non saranno stinchi di santi ma se vogliono sanno dare il meglio di loro stessi, perché ci sono persone dal grande cuore, che ci credono, che non usano la mano per schiacciare l'altro, ma la tendono per aiutare. Fra tanti esempi che potrei citare, voglio ricordare il terremoto di L'Aquila.

Allora una mano schiacciò L'Aquila come una mosca, pensando a costruire edifici a basso costo e ridendo di questa catastrofe. Ma ho visto anche mani che hanno aiutato a scavare tra le macerie, mani di persone tese ad aiutare chi ha perso tutto. Altre mani hanno inviato soldi per aiutare come potevano. Sono le mani degli italiani onesti che, a dispetto dei luoghi comuni, vivono nella nostra penisola. Oggi L'Aquila purtroppo è ancora una città da ricostruire perché al potere non ci sono le "mani giuste".

Allora, per il 150° anniversario dell'Italia dico: Italiano vero, tu che ti indigni ogni volta che vedi qualcosa che non va, ma poi ti fai tramortire dai programmi tv, SVEGLIATIIII. Usa la tua voce per esprimere la tua indignazione, ma non usare mai le tue mani per colpire. Le manifestazioni devono essere fatte di parole, cartelli e slogan, mai di mazzate. Basta piangersi addosso, la manna dal cielo non pioverà mai, se vogliamo un'Italia migliore, dobbiamo cominciare a migliorarla noi stessi.

Non ricordatevi del tricolore solo quando dovete tifare la nazionale e soprattutto basta con ste cazzate tipo "Quelli di quella regione non sono italiani", dividiamoci da questo o quello. Ed infine, dobbiamo tutti conoscere la storia della nostra Italia ed informarci sempre, mai accontentarci del sentito dire e del luogo comune.

7 commenti:

on 15/03/11, 11:29 ha detto...

che belle parole....

Cavaliere oscuro del web on 15/03/11, 11:31 ha detto...

Condivido in pieno il tuo post e l'ora che cambiamo noi, per migliorare il nostro Paese.Basta con l'indifferenza ognuno deve fare la sua parte.Salutoni a presto

Paòlo on 15/03/11, 11:46 ha detto...

X Mò, sono parole di una persona delusa ma innamorata della propria terra.

X Cavaliere, spero che oltre a te, tutti gli italiani condividano e soprattutto inizino con i fatti ad applicare questo concetto.

Alessandra on 16/03/11, 00:56 ha detto...

Restiamo, non andiamo via. Mi hai fatto venire in mente quello che ha detto Saviano. Che se ne vadano quelli che non amano questo Paese. Io lo amo e voglio restare.

Paòlo on 16/03/11, 08:15 ha detto...

E' vero, Saviano ha espresso questo concetto e ha pienamente ragione.

Sara on 16/03/11, 11:49 ha detto...

Non posso che condividere in pieno le parole di Cavaliere...
Ora tocca a noi!!

Paòlo on 16/03/11, 21:26 ha detto...

Sì Sara, tocca a noi, come diceva Gaber, Libertà è partecipazione.

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