mercoledì, gennaio 25, 2012

Le cronache dal regno Reale E Maestoso

Oggi comincio un nuovo esperimento letterario, quello che vorrei creare è una raccolta di racconti, tra loro legati in puntate, dove attraverso storie con fatti e persone inventati - più o meno - io cerco di esprimere mie gioie, mie paure e soprattutto miei sfoghi. E' un esperimento, non so se poi avrò voglia di portarlo avanti, come lo porterò avanti, quanto dura e quanto funzionerà. Lo scopo forse non è nemmeno quello di raccontare qualcosa in sé, ma di sfogare qualcosa che man mano verrà fuori. Ah, per coloro che vogliono divertirsi a capire quel che c'è di vero e cosa sto dicendo, non fatevi venire il mal di testa. Ovviamente a volte invento storie e non sempre quando dico cose vere, sono fatti recenti. Alcuni potrebbero essere anche vecchi, seppur li racconto come fossero accaduti oggi.

Intanto debbo presentarvi il luogo degli eventi. Siamo nei simpatici regni fatti di castelli medievali, con i Re - pochi -, i vassalli - troppi -, quelli che si credono vassalli ma sono banali valvassini ed infine la gente comune - la stragrande maggioranza della popolazione -, tra cui spiccano quelli che pensano di essere nobili perché conoscono un vassallo, quelli che credono di essere più bravi perché hanno forgiato la spada ad un cavaliere - eh sì, mica possono mancare pure loro -. In tutto ciò ci sono io.

Io vivo nella mia base, nella casetta di campagna. Intorno a me ci sono diversi castelli dove io mi reco - e non per forza sempre fisicamente -. C'è il castello postvivi, poi c'è koro, altro castello. Poi Sango, Komunumo e Infaneco, altri castelli.

Io spesso lascio la mia base per raggiungere uno dei castelli, dove si svolgono le varie vicissitudini. Adesso vi sto scrivendo dalla base, sono da poco tornato dal castello postvivi. Giornata tranquilla, a parte forse qualche incomprensione con uno dei contadini, che sostiene che la primavera è più vicina di quanto si pensi ed il campo va finito di arare. Io do giù con la zappa, ma a volte debbo fermarmi per ammirare il panorama, sempre bello, sennò la spalla fa male e poi rischio di fermarmi. Non sono uno capace di zappare 8 ore filate, sfido chiunque a farlo, qualcuno ci riesce, beato lui. Ma la vita non è fatta solo di zappa ed oltretutto quando ammiro il panorama, io penso e tiro anche fuori qualche idea carina, utile all'attività. Che poi come tutti gli anni la primavera arriva, ma io non mi sono mai fatto trovare impreparato, quindi non ci sono timori.

Si avvicina il momento della festa, si terrà in due dei castelli, in momenti diversi. Ho già visitato le fattorie vicine per invitare gli abitanti dei castelli, tutto è pronto, anche le locande. Spero che saranno feste allegre, le locande dell'anno scorso - che ha poi chiuso - sono state deludenti.

Una mi ha fatto star male per vari giorni. Eppure le pietanze sembravano buone, secondo me c'è stata una stregoneria. Ma poco male, perché pare che la bottega ora sia chiusa, con mia profonda soddisfazione, a quanto pare non sono stato l'unica vittima di stregoneria, i sommi sacerdoti saranno intervenuti per chiudere la malefica locanda. Una volta amavo quella catena, ma poi è molto calata ed ormai queste sono calate molto di numero.

Anche l'altra non è stato il massimo: si è promesso cibo a volontà con pochi denari, ma a quanto pare i locandieri hanno cercato di riempirci con cibo pesante, così da stancarci prima, per poi modificare pure il regolamento per cercare di farci alzare dalla tavola non del tutto soddisfatti. Ebbene, X rossa anche su quello, non mi rivedranno più. E pensare, è pure considerata santa per chi beve, ma per chi mangia non si può dire lo stesso.

1 commenti:

Cavaliere oscuro del web on 25/01/12, 17:19 ha detto...

Interessante questo esperimento.

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