mercoledì, febbraio 15, 2012

Celentano a Sanremo, si salvi chi può



Immaginavo che Celentano a Sanremo avrebbe fatto un bel casotto, ma non immaginavo che lasciassero a lui tutto sto spazio e andasse così pesante. Io ho apprezzato molti aspetti del suo sermone. In fin dei conti è vero che i preti dovrebbero parlare di vita, del paradiso, è quel che dico anche io. Apprezzo poi che abbia ricordato quei dipendenti del wagon lits licenziati, che da mesi protestano a Centrale.

Il problema è che forse avrebbe dovuto avere uno show suo, ora tutti i cantanti, le canzoni e tutto lo show passeranno in secondo piano. Tutti a parlare di Celentano, nel male - in tanti - e nel bene - pochi coraggiosi come me -.

Certo lui è un tipo che spara a zero, ha sparato su due giornali cattolici, sulla consulta. Ne ha pure per Aldo Grasso, insomma non risparmia su nessuno. Ma io preferisco una presa di posizione vera e graffiante di quelli che magari fanno giri di parole per paura di dire quel che veramente pensano.

Altra cosa che non mi ha convinto, forse l'unico aspetto poco chiaro e poco vero della sua esibizione. Quel finto litigio con Pupo, che si alza e guarda un po' si ritrova un microfono in mano, in una recita dell'antagonista, il cattivo, contro i buoni. Queste cose sarebbero da evitare, almento in quello che dovrebbe essere uno show musicale.

Alla fine quindi apprezzo Celentano, ma ritengo che non ci si debba lamentare se la gente non guarda Sanremo: uno spera di vedere uno show musicale ed invece becca un'ora di Celentano, che dice cose che - ribadisco -, mi son piaciute ma sono molto off topic. Però dai, quanto canta e balla è una forza, ha ancora l'energia, complimenti.

2 commenti:

Alessandra on 15/02/12, 01:21 ha detto...

Non mi è piaciuta per niente la sua partecipazione: un sermone pesantissimo che più volte non si capiva dove volesse andare a parare. Per non parlare di Pupo... ma che senso aveva il suo discorso?? Doveva sembrare un'improvvisata? E perché? E poi il turpiloquio di tutti quanti, Morandi compreso, non l'ho apprezzato. Nel complesso una delusione.

Paòlo on 15/02/12, 08:28 ha detto...

Lui è così, è il suo marchio. Però se ci soffermiamo sui suoi concetti, non sono cazzate. Dire che preti e giornali cattolici dovrebbero tornare parlare di religione intesa come Dio è verissimo.

Poi ci si sofferma solo su quello, ma lui ha tirato in ballo la Germania e quel prestito legato all'acquisto di armamenti, per non parlare di quei lavoratori che protestano a Centrale da due mesi. Insomma il suo discorso era incentrato sul fatto che si è persa la bussola sul vero significato della vita. Ci si sofferma su economia, spread, ma il vero senso della vita non può essere questo.

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