mercoledì, maggio 16, 2012

Quello che (non) ho, seconda puntata

Secondo post con i pensieri sparsi mentre guardo questa puntata. Il post della prima puntata è qui.

Saviano parte con il primo monologo. E' sempre interessante ascoltare come Saviano spiega la mafia, i suoi giri, i suoi affari, persino i suoi dialoghi, ricostruiti ottimamente. Sembra che parlino del più e del meno, invece dietro quelle frasi apparentemente innocue, come "La spesa l'hai fatta", significano chiedere come vanno gli affari. Anche toccarsi una spalla ha un significato importante o dire "devo farmi una doccia". Tutto è un messaggio criptato e tutto avviene durante i colloqui in carcere.

Guccini parla del cantautore, partendo da quando negli anni 50 quando c'era il paroliere e il cantante: un gruppo di autori decisero di cantare le canzoni scritte da loro. E così nacque il termine cantautore. Simpatica scenetta tra Fazio e Guccini, col primo che chiede come mai il cantautore, invitato in televisione, spesso non canta: Francesco ha risposto che se inizia a cantare è meglio che gli tiri una botta in testa perché non finisce più; altri invece, più riservati, preferiscono evitare.




Elisa ricanta One degli U2: serve coraggio per rifare simili pezzi, lei non si fa problemi e ne esce una versione fantastica. Una signora ci racconta gli anni dopo la guerra: sono impressionato di come una persona come lei abbia più energia e voglia di resistenza di certi giovani, impariamo da persone come loro."Chi continua a fare resistenza non invecchia mai". Parole sante Vanda Bianchi.






Oggi la Littizzetto porta la parola Stronzo, perché come dice lei, è meglio essere diretti che dire mezze parole. "Ci sono cose nella vita che si risolvono solo con un vaffanculo". Il suo dialogo è una perla, riesce a dire cose serie facendoti sbellicare: questa è satira, questa è vera comicità.

Saviano ci parla della primavera araba, nata da un ragazzo, picchiato da alcuni poliziotti che volevano una tangente. Lui denuncia la cosa in commissariato, ma non l'ascoltano, così si dà fuoco per protesta. Il suo gesto diventa un tam tam sui social network, come Facebook o Twitter. E così le persone si parlano, si raccontano, condividono. Giusto per dire, qualcuno ancora ritiene questi social network delle cazzate, ma sono in alcuni casi l'unica fonte per parlarsi.

Ecco Ettore Scola che ci dà una perla si saggezza, parlando del quaderno, partendo dalle elementari, fino ad arrivarea all'importanza del quaderno anche al di fuori della scuola: basti pensare ai quaderni di Gramsci - che ammetto di non aver mai letto, ma che ora vorrei leggere -. Eccoci a Papaleo, che già al festival ho apprezzato - spesso ha tenuto in piedi lui il festival -.

Terzo monologo di Saviano, si parla di un testimone di mafia, Maria Concetta che poi entra nel programma di protezione. Entra nel programma di protezione e scappa, ma non può portare con sè i figli. I familiari la chiamano facendo sentire la figlia che piange, così da costringerla a tornare, così fa lei. Ma poi decide di scappare, ma ha timore di farlo e prende tempo, finché la trovano suicida. Saviano parla di altre donne finite in situazioni simili, non sono pentiti, non lo fanno per sconti di pena, dato che sono persone che non hanno alcun legame con questi malaffari.




Ecco anche la testimonianza di una donna costretta a prostituirsi a suon di botte. Poi ancora la bellissima voce di Elisa, sempre mitica. Scambio di luoghi comuni tra Littizzetto e Fazio, sensazionali.

Ancora Saviano, parla di un aspetto che riguarda anche lui: la protezione, la scorta. Invita molte persone che vivono sotto scorta e li fa parlare. Il primo parla dell'aria che gli manca: aprire la finestra, andare in cortile e trovare un muro alto, tante piccole cose di cui non può usufruire. Ma si sente un uomo libero. Le testimonianze vanno avanti, si parla di sole, mare, cose semplice che loro non hanno più, per aver deciso di dir basta alla mafia. Fazio li ringrazia ed io non posso che unirmi alle sue parole: grazie ragazzi, continuate così.

3 commenti:

Ale on 16/05/12, 11:39 ha detto...

Mi sono ascoltata Elisa qui da te... con i brividi. Bravissima. Non ho visto la puntata nemmeno ieri, uffa!
Ciao e grazie.

Paòlo on 16/05/12, 11:55 ha detto...

Bhé dai, almeno guarda i video da me postati, poi se non c'è ora, a breve uscirà la puntata intera in streaming. A proposito, applausi a La7, che al contrario di Mediaset, trasmette i programmi in streaming e carica i video su youtube: una tv al passo con i tempi.

Sabina Fragola on 16/05/12, 19:32 ha detto...

Bravissima Elisa...lo stronzo della Lucianina semplicemente spassoso...saviano e gli scortati un grande esempio di come questo paese si regga solo grazie a chi ha la schiena dritta...
La 7 secondo me sta facendo un ottimo lavoro...l'idea dello streaming è davvero un esempio da seguire...ma chi la segue...meglio che continui a distinguersi perché la qualità paga sempre!

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