giovedì, maggio 17, 2012

Quello che (non) ho, terza puntata

Saviano e Fazio aprono con una specie di lista: non posso che segnalare "Quello che non ho è L'Aquila". Benvenuti nel terzo ed ultimo post dedicato ai pensieri sparsi scritti vedendo il programma. Qualcuno sarà dispiaciuto, qualcuno sarà felice, qualcuno dirà "finalmente sto rompicojoni smette di parlare di sto programma sul blog" :-D

Primo monologo di Saviano: si parla di Eternit. E' impressionante come le persone lavorassero a contatto con questo materiale senza sapere minimamente quanto fosse pericoloso. Madri che tornavano a casa e allattavano i figli senza pulirsi, operai che mangiavano un panino in mezzo all'eternit, insomma come nulla fosse. Addirittura c'era un posto che si chiamava la spiaggetta, ma quella che sembra sabbia, era la polvere malefica. E gli operai andavano a svagarsi lì, si mettevano quella sabbia in giardino. Poi qualcuno ha cominciato ad insospettirsi e cominciano ad arrivare le prime morti. Si è cercato di nascondere tutto, non rivelare la pericolosità agli operai. Se volete approfondire l'argomento, il sito vittime amianto fa per voi.




Dopo questo primo duro monologo, ecco Elisa con Hallelujah.(Leonard cohen). Ecco Luciana Littizzetto con Basta. "Basta con quelli che mentre sono in fila per prendere l'Iphone 4, chiamano col 3 e chiedono quando esce il 5". Ahahah. Doverosa citazione a Falcone - a pochi giorni dall'anniversario dell'attentato - e a Borsellino.




Per 32 anni accusato ingiustamente, 21 anni di carcere prima di essere scagionato: Giuseppe Gullotta racconta uno stralcio della sua testimonianza. Non ha mai accompangnato il figlio a scuola, dato che i permessi li aveva nel fine settimana. Signori, arriva Paolini che ci parla di treni, io mi metto in piedi da appassionato di treni. Se il treno per me è poesia, Paolini riesce ad esaltare ancor più questa poesia, parlando di bielle, di vaporiere.




Dopo un bel monologo di Olmi, ecco Elisa che ci canta Knockin' on heaven's door. Ecco Roberto per il secondo monologo: parla dei laogai cinesi: dei campi di rieducazione - o concentramento - in cui finisci se sei religioso, se sei contro il regime, pure se fai più di un figlio. Siamo nel 21° secolo e abbiamo ancora i campi di concentramento, poi però le istituzioni degli Stati fanno i fighi dicendo "L'olocausto, da condannare", ma chiudono gli occhi su questo. Lì quando entri non esci più: scontata la pena sei "libero" di rimanere a lavorare lì dentro. Che culo vien da dire. Harry Wu porta la testimonianza, da spavento oso dire. Lui è riuscito a farsi liberare, a scappare negli USA. Lì invece di mettersi tutto alle spalle, decide di tornare in Cina per far sapere al mondo cosa succede, per fermare tutto ciò. Viene riarrestato, questa volta riesce ad uscirne dopo 2 mesi essendo diventato cittadino statunitense.



Il programma finisce, è stata una vera maratona, 3 puntate in tre giorni filati. Sono soddisfatto per quanto visto, ho conosciuto cose che non conoscevo, ho imparato meglio cose di cui sapevo qualcosa, ho apprezzato gli interventi di registri, cantanti, scrittori, vari uomini di cultura. Con la speranza che presto vedremo un nuovo show loro. Per rileggere i post sulle altre due puntate, li trovate qui e qui.

11 commenti:

Sabina Fragola on 17/05/12, 22:40 ha detto...

Che peccato sia già finito!!
La vicenda eternit ha davvero qualcosa di incredibile e doloroso...
Elisa brava brava...mi è piaciuto tanto anche Paolini...e la battuta sull'iphone mi ha fatto morire!^^
Insomma quello che non abbiamo è programmi come questo un pò più spesso in tv...:-)

Paòlo on 17/05/12, 23:06 ha detto...

Eh sì è vero, speriamo di avere presto un altro show simile. La storia dell'amianto un po' la conoscevo, ma non così nel dettaglio: agghiacciante.

♥GiuGiu♥ on 18/05/12, 10:35 ha detto...

ciao Paolo
si tutto ok!
ricomincio da capo!
grazie per esserti iscritto tra i follower!
a presto!

Marcello on 18/05/12, 16:42 ha detto...

Un programma veramente interessante e ben fatto nella sua durezza.
Non ho capito molto il senso di questa "maratona", forse "diluirlo" in tre settimane sarebbe stato meglio.
Un saluto

Paòlo on 18/05/12, 17:19 ha detto...

Non so, secondo me esigenze televisive: siccome hanno dovuto interrompere la programmazione ordinaria, non volevano far saltare per 3 settimane di fila lo stesso programma.

gattonero on 18/05/12, 19:00 ha detto...

Facciamo 80 che è cifra tonda.
Non sapevo di questo blog, ti seguivo su Crash, e ti facevo parte del trio pazzoide che mi sollazza.
A spizzichi e mozzichi ho visto qualcosa delle puntate di Fazio & C.
Ho letto i tuoi riassunti e i video delle tre puntate e ora posso dire di averle viste tutte complete.
Uno spaccato di vita diviso in tre fette: tre fette spaventose, tutte. La Litti ed Elisa hanno alleggerito i racconti, che restano comunque spaventosi; tutti, senza classifica.
Ciao, a presto.

Paòlo on 18/05/12, 19:30 ha detto...

Sì in effetti gattonero ci incrociavamo solo su a prova di crash :-D Meno male che ogni tanto Elisa e la Littizzetto davano un po' di miele per rendere meno amari i "pilloloni".

Sarah on 19/05/12, 08:11 ha detto...

Arrivo anche io su questi lidi!
Riguardo al post... ho visto solo la prima mezz'ora, prometteva "bene", ma non ne avevo dubbi. Solo che spesso mi incazzo, ma mi incazzo così tanto, che poi, alla fine, mi viene mal di stomaco.

Paòlo on 19/05/12, 10:46 ha detto...

Ciao benvenuta :-D io quando guardo questi programmi, o mi prende la tristezza oppure - come è successo a te - la rabbia.

Cavaliere oscuro del web on 19/05/12, 12:57 ha detto...

Purtroppo la ferita amianto resta aperta in molte città italiane.

Paòlo on 19/05/12, 14:50 ha detto...

Sì Cavaliere, resta aperta perché l'amianto uccide anche a distanza di anni.

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