giovedì, maggio 31, 2012

Una celebrazione fuori luogo



Se è assurdo, mentre persone soffrono il terremoto e hanno bisogno di aiuto, che ci possa essere la celebrazione della Repubblica Italiana, ritengo ancor più assurdo che, dopo le tantissime proteste, si persista a fare simile celebrazione.

Non è togliendo le Frecce tricolori o altre cose che posso essere soddisfatto: quanti soldi comunque vanno via? Tra l'altro chi mi dice che questi soldi ipotetici risparmiati finiscano ai terremotati? A me sembra che gli interventi saranno pagati con le accise della benzina, tanto per cambiare.

Ritengo che sarebbe più decoroso onorare la nostra Repubblica mandando una minidelegazione il 2 giugno nei Paesi colpiti e portare aiuti, fondi e braccia. Sono sicuro che tutti i militari preferisono stare in Emilia che in gran uniforma a Roma. Se Napolitano pensa che questo sia per rispetto alla Repubblica Italiana, è fuori luogo: la gente è incazzata e delusa per le celebrazioni che si fanno comunque.Quando si capirà che al giorno d'oggi, alle parate, ai grandi discorsi e al folklore esagerato, si preferisce il fare, il muovere le mani invece che le labbra e lo spendere soldi per lo Stato invece che sperperarli in cazzate.

mercoledì, maggio 30, 2012

L'uomo uccide ancora, nascondendosi dietro ad un sisma



Ieri altra giornata nera, con una serie di terremoti, di cui due distruttivi e mortali. Ancora una volta molte delle vittime sono degli operai. Resta l'amaro in bocca di persone rimaste uccise mentre erano sul luogo di lavoro; tra l'altro si è scoperto che queste persone non volevano tornare a lavorare in un capannone già lesionato alcuni giorni fa dal sisma precedente, ma sono state costrette a farlo, altrimenti venivano licenziati. Molti di loro erano padri di famiglia, si son dovuti sacrificare, ma ora sono morti e la famiglia, oltre al dolore, deve affrontare il problema di come mantenersi senza il proprio caro che portava a casa i soldi per sopravvivere.

Come sempre il terremoto fa riemergere i soliti problemi italiani: la poca sicurezza degli edifici che crollano come castelli di carte. Inoltre si rinnova il problema delle morti bianche. Altro che terremoto, l'uomo dà la colpa alla sisma ma è ancora colpa sua e della sua imperizia.

Io l'altro giorno avevo fatto un brutto monito verso teorie complottistiche sui terremoti: ma stavolta una teoria letta su vari giornali e forum è possibile perché per lo meno poggia su basi fattibili. Si potrebbe trattare di fracking - descritto da Wikipedia -. E' un'ipotesi come tante, può anche essere una fandonia. Tra l'altro qualcuno sostiene che il tipico boato del terremoto sia provocato da questo fenomeno, ma in realtà quel suono - che auguro a chiunque di sentirlo meno possibile - è il naturale "urlo" del terremoto. L'ho sentito ieri mentre ero dai miei, penso che sentirlo di notte sia ancor più spaventoso.

Insomma se ne dicono tante, un fatto certo sono i morti che penso si potevano evitare costruendo edifici come si deve e non facendo lavorare delle persone in capannoni a rischio.

Edit, ecco alcuni link che smontano la teoria del fracking: è uno scritto di un famoso geologo
http://ipensieridelfioba.blogspot.it/2012/05/terremoto-in-emilia-romagna-ml59.html
http://ipensieridelfioba.blogspot.it/2012/05/terremoto-in-emilia-romagna-alcune.html
http://ipensieridelfioba.blogspot.it/2012/05/terremoto-emilia-la-terra-trema-ancora.html

giovedì, maggio 24, 2012

Scuola San Giuliano, pene ridicole

Leggo oggi dal corriere la conclusione di una vicenda triste. Il finale è ancor più triste e amaro: per il crollo della scuola a causa di un terremoto, crollo causato non dal fenomeno sismico in sé ma dall'innalzamento di un piano della scuola. Un progetto fatto senza ritegno, non a caso prima la scuola avrebbe potuto reggere un terremoto, ma dopo, bhé il risultato lo vediamo da soli.

Quel giorno c'erano una 50ina di bambini, 2 bidelli e 4 insegnanti. Alle 11.33 si verificò una scossa di magnitudo 5.9 lunga un minuto. Ora, contate sull'orologio un minuto, sembra esiguo, ma può diventare un tempo lungo. L'unico edificio a crollare fu la scuola: il tetto dell'edificio crollò sui piani sottostanti: molti bambini si rifugiarono sotto i banchi, ma furono schiacciati da quel tetto. 27 bambini ed un insegnante trovarono la morte, un bambino riuscì a salvarsi gettandosi dalla finestra pochi secondi prima del crollo.

Subito fu chiaro che qualcosa non tornava, l'edificio è crollato come fosse un castello di sabbia. Difatti le indagini portarono a capire che non fu fatto alcun calcolo, alcun controllo. Bambini ed insegnanti furono fatti entrare senza alcun collaudo, previsto per legge. Non è stato il terremoto ad uccidere, ma l'uomo.

Ebbene, oggi i responsabili pagano con pene di 5 anni, non ricordo se tutte le persone coinvolte sono state condannate, forse qualcuno è stato pure assolto o non indagato. Certo è che 5 anni di carcere per 28 vite uccise è uno schiaffo alla giustizia, una beffa. L'ennesima ingiustizia italiana. Poi, per la serie "piove sul bagnato", nemmeno l'interdizione dai pubblici uffici: queste persone potranno continuare ad occuparsi di opere pubbliche.

mercoledì, maggio 23, 2012

Giovanni Falcone

Oggi ricordiamo la morte di Falcone sotto i colpi del tritolo. Ma io per i 20 anni vorrei ricordarlo non per la morte o per quanto gli hanno detto di brutto quando era in vita. Io oggi lo voglio ricordare per le sue parole, i suoi insegnamenti, perché anche se oggi lui non c'è, il suo ricordo è vivo e le sue parole devono essere vive, stampate nel cuore e nella mente. Queste sono alcune sue parole significative che ci ha lasciato.

L'importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa. Ecco, il coraggio è questo, altrimenti non è più coraggio, è incoscienza.

Bisogna però rendersi conto che [la mafia] è un fenomeno terribilmente serio e grave, e che va combattuto non pretendendo l'eroismo di inermi cittadini, ma coinvolgendo nella lotta le forze migliori delle istituzioni.



La mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine.

La mafia, lo ripeto ancora una volta, non è un cancro proliferato per caso su un tessuto sano. Vive in perfetta simbiosi con la miriade di protettori, complici, informatori, debitori di ogni tipo, grandi e piccoli maestri cantori, gente intimidita o ricattata che appartiene a tutti gli strati della società. Questo è il terreno di coltura di Cosa Nostra con tutto quello che comporta di implicazioni dirette o indirette, consapevoli o no, volontarie o obbligate, che spesso godono del consenso della popolazione.

Possiamo sempre fare qualcosa: massima che andrebbe scolpita sullo scranno di ogni magistrato e di ogni poliziotto.

Queste invece sono frasi dette su Falcone

In un altro Paese gli artefici di una tale vittoria sarebbero stati considerati un patrimonio nazionale. Dopo aver vinto la prima battaglia a Palermo, ci si sarebbe aspettato che Falcone e i suoi colleghi fossero messi nella condizione di vincere la guerra. Invece in Italia avvenne proprio il contrario. (Alexander Stille)

Né il Paese né la magistratura né il potere, quale ne sia il segno politico, hanno saputo accettare le idee di Falcone, in vita, e più che comprenderle, in morte, se ne appropriano a piene mani, deformandole secondo la convenienza del momento. E' soltanto il più macroscopico paradosso della vita e della morte di Giovanni Falcone: la sua breve esistenza, come oggi la sua memoria, è stata sempre schiacciata dal paradosso, a ben vedere. Ce ne sono di clamorosi... Non c'è stato uomo in Italia che ha accumulato nella sua vita più sconfitte di Falcone. E' stato sempre "trombatissimo". Bocciato come consigliere istruttore. Bocciato come procuratore di Palermo. Bocciato come candidato al Csm, e sarebbe stato bocciato anche come procuratore nazionale antimafia, se non fosse stato ucciso. (Ilda Boccassini)

Infine vorrei ricordare e commemorare la morte, oltre che del giudice, anche quel giorno morirono la moglie e gli uomini della scorta: Vito Schifani, Antonio Morinari e Rocco Dicillio. L'ultima citazione che voglio riportarvi, è della moglie di Vito.

Io, Rosaria Costa, vedova dell'agente Vito Schifani mio, a nome di tutti coloro che hanno dato la vita per lo Stato, lo Stato..., chiedo innanzitutto che venga fatta giustizia, adesso. Rivolgendomi agli uomini della mafia, perché ci sono qua dentro (e non), ma certamente non cristiani, sappiate che anche per voi c'è possibilità di perdono: io vi perdono, però vi dovete mettere in ginocchio, se avete il coraggio di cambiare... Ma loro non cambiano... [...] ...loro non vogliono cambiare... Vi chiediamo per la città di Palermo, Signore, che avete reso città di sangue, troppo sangue, di operare anche voi per la pace, la giustizia, la speranza e l'amore per tutti. Non c'è amore, non ce n'è amore...

martedì, maggio 22, 2012

Terremoti, teorie complottistiche e incremento spavento

Dopo il terremoto, in Emilia iniziano le fasi post sisma che sono faticose e dolorose per chi rimane. Andare a vivere in tenda, in dormitori, in hotel, lottando per avere dei fondi. Per la cronaca, la legge sui soldi pubblici in caso di calamità non dovrebbe - il condizionale è d'obbligo - coinvolgere questo evento, essendo che la legge sarà operativa appena sarà pronto il regolamento attuativo - ci vorranno circa 90 giorni -. Che i politicastri tenteranno di fare melina non è da escludere, ma staremo a vedere.

Quel che mi lascia basito è che su alcuni blog si legge di teorie complottistiche, secondo cui l'HAARP usi delle bombe nucleari - o qualcosa di simile - per provocare questi sismi. Chi scrive queste cose o le documenta con filmati, interviste, documenti firmati da qualcuno, insomma fonti autorevoli. Io non vorrei che il giochino sia il seguente. Io oggi mi sveglio e voglio un po' di fama, soldi o altro. Penso ad una teoria che stia in piedi e che abbia alcuni fatti che me la dimostrino. In questo caso ad esempio sono state usate le scie chimiche e le nubi color arcobaleno: ho letto che prima di un terremoto c'era una nube color arcobaleno ed ecco arrivare filmati dove guarda caso ci sono queste nubi prima di un sisma. Secondo me è una coincidenza costruita in laboratorio, qualcuno che si mette e cerca coincidenze da inserire nella sua teoria.

Poi vai di grafici belli, con dati, testimonianze di "esperti", di cui se va bene fanno un nome - un probabile complice -. Si aspetta l'avverarsi del sisma per tirar fuori questa teoria, così da aumentare il clamore in modo incredibile. A quel punto alcuni blogger, credendo alla loro buona fede iniziano a fare tam tam e a diffondere. E chi - come sto facendo io ora - cerca di smontare la teoria, ritenendo il tutto troppo perfetto, troppo fantascientifico e comunque poco dimostrato, viene additato di essere uno con gli occhi chiusi - o uno che ha interessi ad andare contro queste teorie -. Spiegatemi allora dove secondo voi dovrebbero mettere l'uranio, come fanno a portarlo nel totale silenzio. E poi spiegatemi perché questi dati escono puntualmente su libri o documentari in vendita. Se io sono un benefattore che vuole informare la gente, farei un sito internet, diffonderei le info gratis.

Io non ho nulla contro i blogger che diffondono le teorie, facendolo in buona fede, gratuitamente e pensando di fare una cosa utile per l'informazione. Io ce l'ho con chi le crea per lucro: lui lucra su persone terremotate che ora non hanno una casa, che se leggono queste cose adesso non ottengono alcuna consolazione, anzi si spaventano di più ovviamente. Perché spaventare delle persone con teorie di cui non ci sono certezze, anzi ci sono dubbi? Ora non riempite i commenti di insulti, io rispetto i blogger che decidono di credere, voi rispettate la mia opinione. Non sono cieco, non sono influenzato da nessuno, ho un cervello come voi ed anche io ho fatto le mie valutazioni. Non vorrei fare la fine di Attivissimo - per citare uno - che si è preso ogni sorta di accusa e attacco, solo perché non concorda a certe teorie complottistiche.

Poi però qualcuno mi spiega perché alcuni blogger attaccano Saviano dicendo che dice quel che dice per soldi, ma credono a queste persone e le loro teorie. Io in cambio vi dico perché credo in Saviano: lui racconta fatti dimostrati in giornali, sentenze e quant'altro. Inoltre lui - ribadisco - per guadagnare i soldi di Gomorra ha perso in libertà. Gli scrittori complottisti incassano soldi e non vivono con la scorta.

lunedì, maggio 21, 2012

Un altro dei Bee Gees ci lascia: ciao Robin Gibb



Si chiamava Robin Gibb ed insieme a Barry e Maurice fondò un gruppo che divenne il simbolo degli anni 70, della disco e della febbre del sabato sera. Già Maurice era salito nel paradiso degli artisti, oggi Robin lo ha raggiunto.

A parte una parentesi nel 1969, Robin è stato nel gruppo fino allo scioglimento, alla morte di Maurice. Nel 1983 intraprende parallelamente una carriera solista, il cui singolo più celebre rimane Juliet. Di certo il suo successo più grosso è arrivato con i fratelli nei Bee Gees.

domenica, maggio 20, 2012

Terremoto in Emilia Romagna

5.9, epicentro nel modenese, si è avvertito in gran parte del Nord Italia. Ci sono le prime vittime, 6, di cui alcuni operai che sono morti nella fabbrica dove lavoravano, ed una signora morta per un malore causato dallo spavento.

L'Italia trema ancora e ancora piangiamo delle vittime. Non impariamo mai dalle brutte esperienze passate. Ed ora la mente va a quella legge appena approvata, secondo cui gli italiani dovranno farsi un'assicurazione per avere i fondi per la ricostruzione. Lo stato non pagherà più per le catastrofi. Siccome le leggi diventano operative dopo 15 giorni dalla pubblicazione in gazzetta ufficiale, in teoria il terremoto di stanotte non rientra. Ma visto dove viviamo, mai dire mai.

sabato, maggio 19, 2012

Attentato infame

Una bomba esplosa alle 7.50, appena sono scesi dalla corriera alcuni giovani, pronti per andare a scuola. Vicino all'ingresso delle bombole di gas, azionate da un detonatore - di cui si saprà meglio dopo le indagini - sono esplose, ferendo diversi giovani. Una ragazza, Melissa, non ce l'ha fatta: 16 anni, nessuna colpa se non quella di frequentare forse una scuola dal nome scomodo. Morvillo Falcone, la scuola era dedicata al magistrato, ucciso 20 anni fa, e a sua moglie. Una scuola che aveva pure vinto un concorso sulla legalità, con uno spot dedicato proprio a Falcone e Borsellino.


E' presto dire se la mafia c'entra, però davvero sono troppi i richiami che portano verso l'organizzazione criminale. In uno Stato debole, incapace di governare, corrotto e che non ha una direzione chiara, adesso tutte le organizzazioni grosse vogliono prendere il sopravvento, vogliono prendere loro il comando dell'Italia. Le nuove BR, le mafie, chissà chi altro. E questo atto criminale è un colpo pesante.

In questa lotta di potere però chi soccombe sono delle persone che nulla centrano. Vorrei proprio sapere da questi esseri, che non meritano di essere chiamate nemmeno bestie, perché hanno colpito una scuola? Perché hanno colpito degli studenti? Impossibile farsene un'idea, la mia speranza è che sia trovato il colpevole, che non è solo chi ha azionato la bomba ma tutti coloro che ci sono dietro. Ma d'altra parte è come dire "Spero che la mafia sia fermata per sempre": utopia, soprattutto in questo Stato dove non si impara dal passato, dove si fanno alleanze Stato mafia e dove non si respira un clima di giustizia vera.

"La mafia teme piú la scuola della giustizia. L'istruzione toglie erba sotto i piedi della cultura mafiosa." (A. Caponnetto)

EDIT: Bombole di gas, non sono questi i modi di operare della mafia che conosciamo. Cosa c'è dietro? Chi c'è dietro? E' bene pensare, non fermarci alle apparenze, bisogna andare a fondo per trovare la libertà.

giovedì, maggio 17, 2012

Quello che (non) ho, terza puntata

Saviano e Fazio aprono con una specie di lista: non posso che segnalare "Quello che non ho è L'Aquila". Benvenuti nel terzo ed ultimo post dedicato ai pensieri sparsi scritti vedendo il programma. Qualcuno sarà dispiaciuto, qualcuno sarà felice, qualcuno dirà "finalmente sto rompicojoni smette di parlare di sto programma sul blog" :-D

Primo monologo di Saviano: si parla di Eternit. E' impressionante come le persone lavorassero a contatto con questo materiale senza sapere minimamente quanto fosse pericoloso. Madri che tornavano a casa e allattavano i figli senza pulirsi, operai che mangiavano un panino in mezzo all'eternit, insomma come nulla fosse. Addirittura c'era un posto che si chiamava la spiaggetta, ma quella che sembra sabbia, era la polvere malefica. E gli operai andavano a svagarsi lì, si mettevano quella sabbia in giardino. Poi qualcuno ha cominciato ad insospettirsi e cominciano ad arrivare le prime morti. Si è cercato di nascondere tutto, non rivelare la pericolosità agli operai. Se volete approfondire l'argomento, il sito vittime amianto fa per voi.




Dopo questo primo duro monologo, ecco Elisa con Hallelujah.(Leonard cohen). Ecco Luciana Littizzetto con Basta. "Basta con quelli che mentre sono in fila per prendere l'Iphone 4, chiamano col 3 e chiedono quando esce il 5". Ahahah. Doverosa citazione a Falcone - a pochi giorni dall'anniversario dell'attentato - e a Borsellino.




Per 32 anni accusato ingiustamente, 21 anni di carcere prima di essere scagionato: Giuseppe Gullotta racconta uno stralcio della sua testimonianza. Non ha mai accompangnato il figlio a scuola, dato che i permessi li aveva nel fine settimana. Signori, arriva Paolini che ci parla di treni, io mi metto in piedi da appassionato di treni. Se il treno per me è poesia, Paolini riesce ad esaltare ancor più questa poesia, parlando di bielle, di vaporiere.




Dopo un bel monologo di Olmi, ecco Elisa che ci canta Knockin' on heaven's door. Ecco Roberto per il secondo monologo: parla dei laogai cinesi: dei campi di rieducazione - o concentramento - in cui finisci se sei religioso, se sei contro il regime, pure se fai più di un figlio. Siamo nel 21° secolo e abbiamo ancora i campi di concentramento, poi però le istituzioni degli Stati fanno i fighi dicendo "L'olocausto, da condannare", ma chiudono gli occhi su questo. Lì quando entri non esci più: scontata la pena sei "libero" di rimanere a lavorare lì dentro. Che culo vien da dire. Harry Wu porta la testimonianza, da spavento oso dire. Lui è riuscito a farsi liberare, a scappare negli USA. Lì invece di mettersi tutto alle spalle, decide di tornare in Cina per far sapere al mondo cosa succede, per fermare tutto ciò. Viene riarrestato, questa volta riesce ad uscirne dopo 2 mesi essendo diventato cittadino statunitense.



Il programma finisce, è stata una vera maratona, 3 puntate in tre giorni filati. Sono soddisfatto per quanto visto, ho conosciuto cose che non conoscevo, ho imparato meglio cose di cui sapevo qualcosa, ho apprezzato gli interventi di registri, cantanti, scrittori, vari uomini di cultura. Con la speranza che presto vedremo un nuovo show loro. Per rileggere i post sulle altre due puntate, li trovate qui e qui.

mercoledì, maggio 16, 2012

Quello che (non) ho, seconda puntata

Secondo post con i pensieri sparsi mentre guardo questa puntata. Il post della prima puntata è qui.

Saviano parte con il primo monologo. E' sempre interessante ascoltare come Saviano spiega la mafia, i suoi giri, i suoi affari, persino i suoi dialoghi, ricostruiti ottimamente. Sembra che parlino del più e del meno, invece dietro quelle frasi apparentemente innocue, come "La spesa l'hai fatta", significano chiedere come vanno gli affari. Anche toccarsi una spalla ha un significato importante o dire "devo farmi una doccia". Tutto è un messaggio criptato e tutto avviene durante i colloqui in carcere.

Guccini parla del cantautore, partendo da quando negli anni 50 quando c'era il paroliere e il cantante: un gruppo di autori decisero di cantare le canzoni scritte da loro. E così nacque il termine cantautore. Simpatica scenetta tra Fazio e Guccini, col primo che chiede come mai il cantautore, invitato in televisione, spesso non canta: Francesco ha risposto che se inizia a cantare è meglio che gli tiri una botta in testa perché non finisce più; altri invece, più riservati, preferiscono evitare.




Elisa ricanta One degli U2: serve coraggio per rifare simili pezzi, lei non si fa problemi e ne esce una versione fantastica. Una signora ci racconta gli anni dopo la guerra: sono impressionato di come una persona come lei abbia più energia e voglia di resistenza di certi giovani, impariamo da persone come loro."Chi continua a fare resistenza non invecchia mai". Parole sante Vanda Bianchi.






Oggi la Littizzetto porta la parola Stronzo, perché come dice lei, è meglio essere diretti che dire mezze parole. "Ci sono cose nella vita che si risolvono solo con un vaffanculo". Il suo dialogo è una perla, riesce a dire cose serie facendoti sbellicare: questa è satira, questa è vera comicità.

Saviano ci parla della primavera araba, nata da un ragazzo, picchiato da alcuni poliziotti che volevano una tangente. Lui denuncia la cosa in commissariato, ma non l'ascoltano, così si dà fuoco per protesta. Il suo gesto diventa un tam tam sui social network, come Facebook o Twitter. E così le persone si parlano, si raccontano, condividono. Giusto per dire, qualcuno ancora ritiene questi social network delle cazzate, ma sono in alcuni casi l'unica fonte per parlarsi.

Ecco Ettore Scola che ci dà una perla si saggezza, parlando del quaderno, partendo dalle elementari, fino ad arrivarea all'importanza del quaderno anche al di fuori della scuola: basti pensare ai quaderni di Gramsci - che ammetto di non aver mai letto, ma che ora vorrei leggere -. Eccoci a Papaleo, che già al festival ho apprezzato - spesso ha tenuto in piedi lui il festival -.

Terzo monologo di Saviano, si parla di un testimone di mafia, Maria Concetta che poi entra nel programma di protezione. Entra nel programma di protezione e scappa, ma non può portare con sè i figli. I familiari la chiamano facendo sentire la figlia che piange, così da costringerla a tornare, così fa lei. Ma poi decide di scappare, ma ha timore di farlo e prende tempo, finché la trovano suicida. Saviano parla di altre donne finite in situazioni simili, non sono pentiti, non lo fanno per sconti di pena, dato che sono persone che non hanno alcun legame con questi malaffari.




Ecco anche la testimonianza di una donna costretta a prostituirsi a suon di botte. Poi ancora la bellissima voce di Elisa, sempre mitica. Scambio di luoghi comuni tra Littizzetto e Fazio, sensazionali.

Ancora Saviano, parla di un aspetto che riguarda anche lui: la protezione, la scorta. Invita molte persone che vivono sotto scorta e li fa parlare. Il primo parla dell'aria che gli manca: aprire la finestra, andare in cortile e trovare un muro alto, tante piccole cose di cui non può usufruire. Ma si sente un uomo libero. Le testimonianze vanno avanti, si parla di sole, mare, cose semplice che loro non hanno più, per aver deciso di dir basta alla mafia. Fazio li ringrazia ed io non posso che unirmi alle sue parole: grazie ragazzi, continuate così.

martedì, maggio 15, 2012

Quello che (non) ho, prima puntata

Ecco i pensieri sparsi raccolti da questa puntata. Saviano comincia togliendosi un sassolino, riguardo la Lega, le accuse fatte cui non hanno creduto, salvo i fatti poi avvenuti. Se in Vieni via con me il tema era la lista, il "tormentone" - se così possiamo chiamarlo - di questo nuovo spettacolo è la parola. Alcune persone raccontano alcuni aneddoti dove si ripete una certa parola. Spazio anche alla musica, con una bellissima esibizione di Elisa che interpreta Father and son.



Ed ecco il primo monologo di Saviano: si parla di suicidi, gli ultimi suicidi che sono avvenuti negli ultimi mesi. Momento toccante con le parole della figlia dell'imprenditore Schiavone. Sono rimasto colpito dalla grande dignità di questo imprenditore che prima di uccidersi paga il fornitore. Poi attacco alle mafie che uccidono il mercato libero e quindi uccidono le aziende stesse. Per il resto vi rimando al video.

E arriviamo ad un momento divertente, con l'incontenibile Littizzetto e la sua fantastica comicità, nel suo stile come fa di solito a "Che tempo che fa". Altro spazio musicale con Gualazzi che canta Summertime, Pupi Avati invece legge un brano basato sulla parola sempre.




Interessante il racconto di Gramellini, dedicato alla forza: con una sottile ironia racconta delle elezioni in Germania e di Hannelore Kraft, come definita da lui il lato meno oscuro della forza - il gioco di parole è nel fatto che Kraft significa forza in tedesco -. Lei per la cronaca ha vinto le elezioni in Germania.

Ritorna Saviano, che comincia raccontando della strage di Beslan. Mi piace troppo come racconta i fatti, ci mette un'enfasi, una passione, ma allo stesso tempo fa rabbrividire, considerando la drammaticità dell'evento di cui parla. I soliti russi pensano ad eliminare gli ostaggi, senza pensare minimamente agli ostaggi, ai tanti bambini, uccisi dal "fuoco amico". Ovviamente tutto è stato insabbiato, molte persone sono morte e i parenti oggi non sanno chi ha malorganizzato i soccorsi, chi ha ordinato di sparare uccidendo in primis molti ostaggi e mutilandone altri? Perché nessuno ha pagato per questo? Una madre, presente in studio, si è posta queste ed altre domande, domande che restano purtroppo senza risposta.




Interessante il racconto di un ragazzo camerunense, sulla sua esperienza a raccogliere pomodori per pagarsi gli studi. Loro lavorano dalle 3 del mattino alle 18. Il campo non è vicino e si deve andare col pullmino. Per prendere il pullmino devi pagare, per avere un panino devi pagare. Ci sono persone che si accasciavano al suolo per la troppa fatica e per il forte sole: se volevi essere portato al pronto soccorso, devi pagare. Lui ha denunciato questo sfruttamento, ha ottenuto la legge. Ma ora la legge va fatta applicare.




Nel finale ecco lo scambio tra Fazio e Saviano: se l'anno scorso era basato sul resto / vado via, quest'anno è basato sul quello che ho / quello che non ho. Solo che stavolta arriva anche la Littizzetto. Un finale degno di una prima super puntata. ne abbiamo ancora due: martedì e mercoledì, sempre su La 7.

lunedì, maggio 14, 2012

Torna Saviano in TV con Quello che (non) ho, su La7

Ragazzi, stasera, dopo il bellissimo Vieni via con me, guarderò di certo Saviano e Fazio nel nuovo programma, su La 7. Quello che (non) ho avrà meno paletti - spero - rispetto al programma fatto in Rai, dove fino all'ultimo le provarono tutte per bloccare i due conduttori.

Io consiglio a tutti di guardarlo: oggi c'è la prima puntata, domani la seconda; infine mercoledì la terza. "Ma io non ho la tv", "il cane mi ha mangiato il telecomando". Niente scuse, il programma va in streaming: se leggete questo post, avete internet e potete vedere il programma.

"Boh, mi stanno sui maroni", "boh e se non mi piace?" Sei un pregiudizioso? Uno di quelli che sa già le cose senza averle viste? No vero, e allora da bravo metti su La 7.

Poi metterò pensieri sparsi dopo la prima puntata.

venerdì, maggio 11, 2012

Nuova bici in arrivo



Settimana critica questa e allora quando c'è una settimana pesante, serve lo zuccherino per sentirsi meglio, per recuperare la voglia di fare. Considerando che un mio antico progetto prevedeva l'acquisto di una bicicletta nuova, quale occasione di rispolverarlo ora. Diciamo che da quando ho iniziato il mutuo e da quando so quanti dané rimangono, tolti mutuo, spese, bollette, pazzie di Monti e imprevisti, ora posso finalmente approfittare dei magri fondi che ogni tanto rimangono per gli sfizi.

Uno di questi è proprio la bici. La mia vecchia mountain bike, trasformata poi in bici da strada, la sento sempre più lenta, cigola così tanto che non serve il campanello per far sentire il mio arrivo e mi fa fare una faticaccia. Le fasi medie della vita prevedono che quando sei giovani qualsiasi scassone con due ruote e due pedali vada bene. Io entro nella fascia d'età in cui voglio fare il "borghese" con un mezzo decente. Oltretutto non ho il tempo di prima e con meno allenamento, almeno mi venga incontro il mezzo che sia prestazionalmente buono. Così poi quando arranco non potrò avere la scusa tipo "Eh ma è la bici".

Per la cronaca le fasi della vita successiva sono: bici monomarcia quando in vecchiaia insisti a voler andare in bici ma non reggi le ripartenze. Poi viene la bici con pedalata assistita e finisci con il motorino elettrico: sapete quelli a 4 ruote che vanno a 10 km/h, che ti ritrovi in strada proprio quando sei davvero di fretta e che quasi tiri sotto perché lo vedi all'ultimo metro.

Tornando a noi, sto guardando preventivi su decathlon, niente marche fighe perché o spendo 1000 e passa euro, oppure spendo "poco" ma pago per una bici comune con un marchio grosso. Poi non sono male quelle del decathlon, sempre meglio delle truffe che ti rifila il supermercato. Quelle che loro chiamano bici, sono simpatici oggett che hanno la forma della bici, solo che spesso i freni smettono di funzionare nella peggiore situazione, poi ti ritrovi il manubrio in mano. Oppure perdi la ruota dietro e tu devi darti al monociclo come un clown. Una volta uno mi disse "Oh ma sai che dopo nemmeno un anno abbondante si è rotta la bici del super" ed io "Un anno? E' un record". L'importante è comprarle sapendo cosa compri, come gli ombrellini presi dall'ambulante, che durano 2 3 piogge e alla quarta esplodono.

Uff, per la seconda volta, tornando a noi, siamo in procinto dell'arrivo. Mò, che ormai mi conosce, è la santa che sopporta i miei continui aggiornamenti: son partito da una bici da corsa, ma io poi la distruggo, visto l'uso che faccio. Allora vai di trekking, poi l'ho ritenuta troppo poco adatta a correre, allora quella da strada. Ma quella base mi sembrava troppo base, inoltre alcuni sostengono che i copertoni li devi cambiare subito perché le gomme si bucano guardandole. Allora, con i 4 soldi che mi darà Monti col 730 (forse) ho deciso di alzare un pelo il budget.

Vediamo, vi aggiorno quando l'avrò. E' meglio che non spenda troppo perché ora arriva il caldo e a casa devo mettere un ventilatore decente, altrimenti poi finisce che devo farmi aria con la bici.

mercoledì, maggio 09, 2012

Lo spara moralismi

Oggi vi parlo di un personaggio che, come da titolo, ha il compito di sparar sentente moralistiche. Esempio: io domani parlo della fame nel mondo, lui scriverà una cosa tipo "La gente muore e intanto si fanno pranzi di matrimonio dove si mangia il triplo." Ora, ho detto una cazzata giusto per farvi capire. Oppure è quello che, mentre tu magari parli di un cellulare con mille funzioni e sei arrivato a parlare della funzione doccia - molto comodo, lo comprerei per docce da fare nel bus -, lui ti interrompe dicendo "Ah guarda il telefono per me dovrebbe avere 12 tasti, GSM monoband con sola funzione di telefono".

Ci sono quelli dilettanti che son capaci di sparar cagate varie: oggi ne ho letto di uno che, commentando una brutta cosa segnalata da Saviano, ha saputo fare della demagogia di basso profilo. Insomma si parlava del fatto che in Nicaragua si vendono ragazzini e ragazzine da destinare o allo spaccio o alla prostituzione: una cosa tristissima. E lui, che vuol dare un commento per far vedere quanto è indignato, spara a zero sugli italiani che, fregandosene di sto fatto, vogliono festeggiare il campionato della Juve. Ora, cosa centrano le due cose? Poi ci sono quelli più esperti, che sparano sentenze più fattibili, con paroloni e magari qualcuno va dietro. Sempre di demagogia si tratta.

Sono quelli che vogliono fare i diversi, quelli che pensano solo alle cause importanti, ignorando ogni divertimento, ogni cosa frivola, perché loro sono avanti. Peccato che nessuno possa verificare le loro vite e possa vedere che, come tutti, abbia degli hobby o dei passatempi frivoli. Ci sta, alla fine, senza scordare le cose importanti, vogliamo tutti avere un momento di relax. Basta però che non additi gli altri di essere degli insensibili appellandosi a cazzate varie. Altrimenti poi si passa per ridicoli e magari sminuisce un fatto grave con polemiche sterili e, appunto, demagogiche.

lunedì, maggio 07, 2012

Prodotti cruelty free, qualche marca consigliata

Per la puntata precedente, cliccate qui. Ho trovato qualche marca facilmente reperibile nella grande distribuzione.

Per l'igiene del corpo, come shampoo, bagnoschiuma o saponi, uso i provenzali: hanno un costo accessibile, i prezzi sono davvero poco superiori ad altre marche. Sono prodotti fatti con ingredienti naturali e si trovano appunto in molti supermercati. Attenzione, saprete che spesso ci sono politiche tali che magari i prodotti di multinazionali siano più a portata di vista e di mano. Io ho trovato i prodotti dei provenzali in basso, quindi cercateli bene che ci sono.

Ecco l'azienda dei provenzali produce anche prodotti per la casa, ma non li ho trovati per ora in vendita. Allora per i prodotti della casa consiglio i prodotti della linea Winni's: sono prodotti fatti con ingredienti naturali e anch'essi non sono testati sugli animali. L'azienda produttrice è la Madel. Cercando meglio in giro ho verificato che al momento non è chiaro se tale azienda sia certificata come cruelty free e se quindi possiamo fidarci di quanto dichiarato sull'etichetta. A tal proposito se sapete qualcosa in più fatemelo sapere.

venerdì, maggio 04, 2012

Rabbia cieca per difendere la famiglia



Non è la prima volta che nel calcio succedono fatti strani. Reazioni violente, risposte urticanti, brutte scene. Un allenatore, Delio Rossi: personaggio tranquillo, ha sempre dato il buon esempio in panchina. Non ricordo sue scene particolari, tipo stuzzicare la curva avversaria o beccarsi con i propri tifosi.

Ma mercoledì ho visto una scena strana, non è da lui. Risponde ad un suo giocatore Ljajic, arrabbiato per la sostituzione. Ancor prima di rendersi conto del tipo di battibecco, Rossi scatta, lo prende per il collo, cade nella panchina ma vuol colpirlo ancora, separato a fatica dai presenti.

La Fiorentina lo licenzia: atto dovuto, non farlo avrebbe significato far finta di nulla. Ma lui oggi ha spiegato, dopo essersi scusato con tutti e con Ljajic, che su tre valori non transige


Su due tre punti fermi non transigo: il primo è il rispetto della mia persona, secondo del mio lavoro, terzo il rispetto per la mia famiglia, se toccano queste cose non transigo.


Non ha voluto spiegare cosa gli ha detto Ljajic, forse per evitare di gettare benzina sul fuoco. Lui, Ljiajic, è fuori rosa, quindi per la società è colpevole di qualcosa. Di cosa non lo sappiamo e forse è giusto così. Si son fatte voci, io posso immaginare che se una persona perde così la pazienza, deve essere toccata su un tallone d'achille. La violenza non è mai giustificata, io ho condannato il fatto che un allenatore dovrebbe essere d'esempio e in pubblico non dovrebbe lasciarsi andare così. Ma, mettiamoci nei suoi panni: prima di essere un Mister lui è un uomo. Se è vero quel che gli è stato detto, una brutta battuta sulla sua famiglia - forse anche peggio dell'ormai scontato "figlio di" -, quanti di noi avrebbero avuto tale reazione?

E ancora oltre, la pazzia di Zidane forse è stata determinante per vincere il mondiale. Noi italiani oggi lo odiamo per quel fatto increscioso ai danni di Materazzi. Ma non sappiamo cosa gli sia stato detto. Certo le reazioni sono diverse: una è stata un'esplosione violeta e cieca, l'altra è una singola reazione finita lì.

E voi? Come reagireste se qualcuno, per offendervi, lo farebbe così, in modo codardo, facendo un'offesa trasversale verso una persona della famiglia? Non la classica scontata, qualcosa che colpisce nel vivo, che tocca una pagina dolorosa. Io non so come reagirei, forse bisogna essere lì per capire come si reagirebbe davvero.

mercoledì, maggio 02, 2012

Mamma americana vince la causa contro Nutella



Ha denunciato la Nutella perché secondo lei la più famosa crema spalmabile fa pubblicità ingannevole. Probabilmente lei ha pensato di ingozzare il figlio e quando si è accorto che era diventato un dirigibile, ha dato la colpa alla Nutella.

Americani, stupidi a mio parere. Guardano le etichette e le prendono come fosse la Bibbia. Certo, la Nutella è sana come dicono spot vari, ma sano non significa dietetico. Che poi, con tutta la schifezza che mangiano, non può essere certo la nostra Nutella a far diventare i figli come palle da biliardo. Negli USA ci sono grossi problemi con il peso, anche perché mangiano peggio degli elefanti.

Io a volte guardo i programmi di Realtime tipo grassi contro magri o simili: è impressionante cosa riescano a buttar giù, sono dei tritarifiuti. Non può essere la Nutella la responsabile. Ritengo pure assurdo che certe cause possano esserci e che possano essere vinte. Americani.

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