domenica, maggio 26, 2013

Niente ciclabile di domenica




Ricordatemi di non andare più sulle ciclabili di domenica: rischio meno percorrendo la strada con i pochi autoveicoli presenti. Oggi mentre tornavo sulla Martesana, mi sono ritrovato nel tratto più drammatico, straboccante di idioti che non sanno nemmeno come si parte in bici, bambini che non sono stati educati all'uso della due ruote e pedoni che ignorano cosa sia un tragitto promiscuo.

Dicesi tracciato promiscuo pedonale ciclabile, una strada percorribile da pedoni e da, udite bene, da biciclette. Quindi cari pedoni del cazzo, quello non è il marciapiede dove camminare zigzagando o dove fermarsi all'improvviso in mezzo alla strada. Le bici non hanno l'abs e i ciclisti, per quando debbano moderare la velocità per evitare degli idioti come voi, non possono andare a 5 km/h, pari alla velocità di una camminata di un 50enne.

E cosi nel tratto maledetto, dove a causa del parco si riuniscono i peggiori individui che un ciclista possa incrociare, ho prima rischiato di tirare sotto un bambino che ha deciso di tagliarmi la strada per chissà che motivo. Ora, io di solito guardo la reazione dei genitori. I miei mi facevano il culo giustamente se facevo manovre del genere. Invece loro hanno vagamente detto al bambino di stare attento, senza scusarsi col sottoscritto, che ha lievemente sbuffato. Al loro "E' un bambino, tu vai piano", ho sproloquiato qualcosa tipo "State attenti a come vostro figlio usa la bici". Segue un loro ulteriore sproloquio tipo "Pensa ad andare dritto". Oh bella, il bue che dà del cornuto.

Io non sopporto poi questo clima da teca di vetro tipo "Il mio bambino qua, il mio bambino là". Se il tuo bambino sbaglia, non cercare alibi tipo "E' un bambino" ma fai il tuo dovere di genitore educandolo alla strada. Oggi taglia la strada con una bici, domani a 18 anni sarà un viziato col bmw che taglia la strada ad un altro veicolo.

E poi i pedoni che sbuffano per la presenza della bici, quando intanto camminano in stile corteo degli operai, tre persone a fianco che occupano tutta la corsia. Io non ho ET a bordo per volare sulla gente, quindi come cazzo dovrei passarvi? Ed infine persone e ciclisti che invitano ad andare piano, quando già io ho una velocità di crociera degna del 60enne con la graziella. Allora tanto vale che lascio la bici a casa ed entro nel magico mondo dello sfigato pedone che ha solo diritti, ha sempre ragione e tutti gli altri sbagliano.

Ed ora mi rivolgo a voi, poveri ciclisti che come me vorrebbero usare la bici. Riprendiamoci le strade promiscue e trasformiamole in corsie ad uso esclusivo ciclistico, cacciando a pedalate i pedoni.

3 commenti:

Michele_D on 26/05/13, 17:24 ha detto...

Il problema e', spesso, la totale mancanza di educazione verso l'altro. Purtroppo da podista e da ciclista so che quando corro c'e' quello con la bici che ti taglia la strada o si pianta ad una velocita' di crociera di 2 km/h e quando vado in bici trovo gente indecisa che non sa bene dove sia il suo spazio e quello di una bici.

Paòlo on 27/05/13, 07:58 ha detto...

bravo michele hai centrato il punto. certe persone vogliono sentirsi i padroni della strada, con qualunque mezzo si spostino.

Sabina Fragola on 29/05/13, 11:14 ha detto...

ahahahah, Paolo hai ragione, la gente è maleducata e la maleducazione si passa anche ai figli...
ottima scelta musicale...

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