martedì, settembre 24, 2013

Impariamo da loro



Mentre noi umani litighiamo tra noi per cazzate, ecco un po' di lezioni di vita, offerte da questi animaletti.



Nel mondo animale è normale allattare cuccioli non solo di altre mamme, ma anche di un'altra specie animale.


Non penso ci siano parole per descrivere il video sopra. Se l'uomo inventa stupidi pregiudizi secondo cui cane e gatto si odiano, ecco come rispondono le parti chiamate in causa

martedì, settembre 17, 2013

E fondiamola sta Milano Periferia



Cambiano i sindaci ma restano i problemi. "Sistemeremo i quartieri della periferia". "Verremo incontro ai problemi del quartiere". Faremo questo faremo quello. Poi salgono al potere ed eccoli nel palazzo, con quello sguardo quasi a voler dire "Grazie per avermi votato, babbalucco. Ora penso ai miei affari". E così in centro sorgono costruzioni, iniziative, arriva il bikeMI, i punti ricarica di auto elettriche, le fermate della metro belle. E appena abbandoni la circonvallazione, tutto ha quell'orrendo colore grigio.

Questa è Milano: una città che sono in realtà due. I quartieri esterni alla circonvallazione esterna prendono le briciole: qualche piccolo parco, qualche cosa legata ad un loro interesse o per fare pubblicità. "Siamo qui per inaugurare il parco dedicato a qualche eroe sconosciuto". Forniamo un intero autobus per fare in modo che pure voi della plebe possiate andare in Centro. Ma mettete il profumo perché puzzate.

Quindi, a meno che non hai un comitato con le mani in pasta o un parroco immanicato col comune, il tuo quartiere naviga in balia del vento delle promesse. Intanto perdi un bus perché il raccomandato a fianco conta più di te, il bikeMI lo vedi solo quando vai in centro, la sicurezza in strada è quel che è. E per ogni cazzo di miglioramento che osi chiedere, la risposta è semplice: non ci sono soldi.

Fa niente che l'abbonamento dei mezzi aumenta, la monnezza aumenta e che dal balcone vedi palazzi bellissimi destinati alla moda e si pensa ad organizzare un Expo di cui i milanesi sanno poco. Perché lo sapete una cosa? A Milano, città dove apparire è tutto, l'importante è apparire agli occhi di moda e farsi vedere dall'estero: invece chi ci vive continui ad annaspare nel grigiume. E' come quando hai l'operatore di telefonia e tu vedi in tv pubblicità tipo "Se diventi mio cliente, ti pulisco la macchina, ti regalo gli sms e ti puoi pure scopare un cliente a tua scelta." E tu rosichi sapendo che se chiedi anche tu mezzo sms gratis, ti rispondono che non si può, tanto tu sei già cliente".

Solo che l'operatore lo cambi, il sindaco non lo cambi veramente. Sì certo, assume un nuovo nome ed un nuovo simbolo, ma che sia del PC,PD,PDL,PL,CL,1X2, chel che vol, la musica non cambia: tu vivi in periferia e servi solo per riempire il loro forziere con le tue tasse.

E allora, signori miei, fondiamo Milano periferia, una città fatta dalla gente disgraziata che non ne può più di stare a 90°. E magari come primo provvedimento mettiamo il ticket anche noi: si chiama area P come periferia. Siccome tu per andare fuori da Milano, devi passare dalla bistrattata periferia, lascia l'obolo, che servirà per finanziare le piccole opere per le quali i soldi non ci sono mai. E se le tasse dei disgraziati si fermano in periferia, forse ecco che saltano fuori i dané per quella pensilina, questo marciapiede, quel parco.

Ultima cosa: se il mio progetto non prende subito piede, quando arriverà la faccia di tolla per le elezioni, state a casa vostra e non perdete manco tempo ad ascoltarlo.

lunedì, settembre 16, 2013

Accelera frena cambia


Ho sempre faticato a capire quelli che pur abitando a Milano prendono l'auto. Il traffico, la possibilità di usare lo smartphone o farti i cazzi tuoi sul bus, mentre in auto devi stare attento.

Ebbene, ora uso l'auto, colpo di scena. Tutto nasce da un mio litigio personale con ATM e comune, che al tempo mi tolsero il bus per arrivare in ufficio. Piuttosto che farmi scarpinate e prendere due autobus ho deciso di passare anche io alla 4 ruote. E non fate le solite facce tipo "Avvelenatore d'aria", "culone", "affolla strade". L'ultima goccia è stato l'aumento che mi  ha convinto a proseguire col mio boicottaggio dei mezzi pubblici per andare a lavoro. Per 3 4 km in periferia si può fare.

Non so se dura, ora il traffico è aumentato ed inoltre - manco a dirlo apposta - a breve sposteranno un bus per farlo passare sotto casa. Non è come quando avevo il bus diretto, ma almeno il percorso diventa meno complesso. Da quando guido noto che comunque non sono diventato più nervoso, al volante sono insolitamente uno zen; dico insolitamente perché di solito guido con le bombe a mano da tirare ma capisco anche che fegato e bile vanno difesi e non distrutti a colpi di porconi. E così quando guido attivo il profilo guida relax.

Però sono anche uno di quelli che studia le carte e cerca di capire la strada senza traffico: non esiste ma come gli ignavi inseguono la bandiera, io inseguo la strada sconosciuta o l'incrocio più agile che magari non esiste.

Non so quanto dura sta moda, ormai chi mi conosce sa che io ho tante mode passeggere e questa potrebbe essere una di queste. Chi vivrà vedrà.

martedì, settembre 03, 2013

Licenziato per panino scaduto

Leggo oggi sul corriere di un dipendente di Starbucks, negli USA, licenziato per aver mangiato un panino scaduto che stava per essere buttato nell'immondizia. L'azienda si giustifica dicendo che l'azione è come un furto e che la politica aziendale vieta ai dipendenti di mangiare cibo che possa causare problemi di salute. Lui, il dipendente, si è difeso affermando che aveva fame e che tira a campare con meno di 10 $ all'ora, una miseria.

Una storia di miseria che porta ad un'azione bassa come dover mendicare cibo dal sacco nero e, beffa, ciò porta pure ad essere additato come ladro. Questa è modernità degli USA? Questa è la fine che faremo pure noi?

Io so di diverse aziende che adottano la politica secondo cui non puoi nemmeno raccogliere il cibo dai rifiuti. Una di queste è una catena di supermercati italiana: il tutto serve per evitare che prodotti scaduti possano per sbaglio finire negli scaffali; inoltre si vogliono evitare problemi con i dipendenti, che potrebbero subire una sofisticazione alimentare, con relative cause. Infine si vogliono evitare truffe, tipo personale che trattiene prodotti buoni, spacciandoli per scaduti.

Però si  passa da un eccesso all'altro: basterebbe che il prodotto sia bollato come scaduto e ci sia l'accordo di non responsabilità. Di certo è estremo che una persona, pagato da fame, arrivi a violare il regolamento per mangiare e sia pure punito. Forse un dipendente ben pagato o un dipendente che può comprare dal negozio a prezzi di favore, sarebbbe meno incentivato a consumare prodotti da macero.

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