mercoledì, ottobre 09, 2013

Napolitano, grazia e Greenpeace

In questi giorni, per svuotare un po' i carceri e forse anche per trovare una scusa per liberare subito un noto ex primo ministro, Napolitano ha ricacciato fuori l'idea di indulti e grazia. Poverini, dice lui, le carceri sono dure. E ma d'altra parte pensarci prima di commettere reati? Se uno Stato ha carceri affollate, non è ammissibile che la soluzione sia liberare criminali, anche se di reati lievi.

Aggiungiamo poi che ci ha pensato già la Cancellieri a fare l'opera pia, per non parlare della "mastellata" di qualche anno fa. E poi ci sorprendiamo se leggiamo di tutto nella cronaca: il fattore comune è sempre "Con precedenti penali". Con l'albero della cuccagna che è il nostro Paese, facciamoci due conti che conviene rubare invece che lavorare.

Però, d'altro canto, se con i furfantelli nostrani si parla di aiuto e perdono, non si ha i coglioni di andare all'estero a riprenderci i nostri marò. Ed ora ecco Cristian, uno dei ragazzi arrestati per una protesta di Greenpeace.

Sì, ha sbagliato anche lui ma vi par normale che per una manifestazione in cui non ha comunque ferito una mosca, debba pagare con 15 anni di carcere? Ma questi anni se li dovrebbe fare chi in Italia protesta con bastoni e minacciando chi non è del proprio pensiero. Insomma chi usa la violenza.

E allora, la lettera della mamma di Cristian sarà ascoltata? O Napolitano è troppo impegnato a liberare i criminali nostri? Se volete, potete firmare la petizione in favore di Cristian.


martedì, ottobre 08, 2013

Quel finto buonismo tutto italiano

Fino a settimana fa cosa pensavano molti italiani riguardo immigrazione e stranieri? Portano criminalità, sono pericolosi, tolgono lavoro. Respingiamoli tutti, perché le vedette non sparano ai loro barconi? Non dite che non avete mai sentito queste frasi o altre.

Poi un tragico fatto di cronaca nera cambia tutto: improvvisamente tante lacrime, tanto dolore. E poi? E poi cambia l'atteggiamento, ora sono tutti solidali, ora capiscono tutti perché sono qui. A parole darebbero la propria casa, il proprio tetto, metterebbero soldi. Vorrebbero cedere il proprio lavoro e poi aboliamo tutte le leggi cattive, sì.

Questi sono gli italiani: ora sono tutti buoni e se qualcuno canta fuori dal coro, è subito additato di essere razzista. Prima invece chi cercava di spiegare che non era umano sparare ai barconi, veniva additato come comunista accogli stranieri, prendendosi pure frasi tipo "E allora prenditeli a casa tua".

La verità è che l'italiano non ha mediazione, non conosce la dose media. O è un piccolo hitler o una Madre Teresa di Calcutta, vie di mezzo non le conosce. Oggi ho assistito su Facebook ad una scena: alcuni dei palazzi intorno a me hanno fotografato delle persone che uscivano da abitazioni abbandonate, usando toni di paura e rabbia. Insomma, se ci sono degli abusivi che occupano degli edifici abbandonati, si ha sempre del timore. Ma ecco che arrivano un paio di persone e parte la morale. "Eh ma che termini pesanti, eh ma poverino, eh ma non ha casa". Insomma il solo fatto di aver timore di persone che non si conoscono e che girano con far sospetto quasi sembrava essere una colpa. Fino a settimana fa una foto del genere avrebbe provocato reazioni in stile "Dagli all'untore" e compagnia bella. 

La verità sapete qual è? C'è stato un fatto gravissimo, accaduto perché l'Europa invece di aiutarci ha continuato ad additarci come stronzi che non sanno gestire la situazione. Ora l'Europa stessa punta il dito contro qualcuno - se stessa - perché forse forse la patata bollente non andava gestita solo da noi. Ma questo fatto, bruttissimo, non deve far perdere di vista la bussola. Io non ho avuto nemmeno il coraggio di vedere le foto messe dai in internet per fare la loro solita parte di avvoltoi giornalisti che devono cavalcare l'onda della disperazione. Ma nonostante questo non mischio dispiacere mio personale - senza bisogno di proclami - con le regole. Perché se in quella barca centinaia di innocenti sono morti, non è per questo che si deve abbassare la guardia ed essere più transigenti verso i reati.

Io temo invece che l'italiota ora farà finta di niente per tutto. Già è iniziato riguardo all'occupazione edifici, magari domani diranno "Eh, ti hanno rubato il portafoglio, ma pensa a quelli che sono morti, poverino lui lo far per fame." E così, se già ora è il Paese della cuccagna dove è dura far pagare i reati, figuriamoci cosa succede dopo. E soprattutto, la si pianti di fare gli ipocriti buonisti, se fino a ieri molti minacciavano di dar fuoco a loro solo per il fatto di essere stranieri.

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